E' anche grazie al Tar della Regione Lombardia che, a San Donato Milanese, potrà arrivare il sesto palazzo Eni, elemento che sarà di grande rilancio della città scelta da Enrico Mattei. Tutto era stato messo in forse da un ricorso al Tar lombardo presentato da sei cittadini che, come spiega Emilio Beatrice, capogruppo comunale Pdl «riteniamo fossero spalleggiati dal centro sinistra». Ricorso che chiedeva l'annullamento della delibera di consiglio comunale nella quale si dava l'ok all'intera operazione cercando di impedire, così, la realizzazione dell'investimento. Ebbene: il Tar ha bocciato le domande dei ricorrenti. Il ricorso avrebbe potuto sortire l'effetto di annullare del tutto la serie di accordi che la scorsa primavera il comune di San Donato Milanese era riuscito a portare a casa con lEni. «Abbiamo rischiato - sottolinea Beatrice - di vedere Eni far le valigie e andare altrove. Di veder svanire un'operazione che avrà ricadute positive per la città, non solo nel futuro più prossimo ma per molti decenni, come negli anni Cinquanta con la nascita di Metanopoli». Adesso dunque via libera ai 78mila metri quadrati di uffici con annessi 42mila metri quadrati di parcheggi e 2mila metri quadrati di verde pubblico. Per un investimento complessivo da 20 milioni di euro. Oltre a diversi bonus che avranno ricadute importanti per la città.
Come unarea di 150mila metri quadrati per edificare abitazioni per giovani coppie, un milione e mezzo di euro per la riqualificazione del centro sportivo voluto dallo stesso Mattei che, poi, ne porterà anche il nome. Commenta Beatrice: «La sentenza con la quale il Tar lombardo dà ampia vittoria alla nostra amministrazione rafforza il nostro modo di fare politica, volto unicamente alla città e ai cittadini».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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