Tram, vigili e Scala in sciopero Settimana «calda» per Milano

È una settimana intensa quella in arrivo, tra sciopero dei mezzi pubblici e dei vigili urbani. Se in più si aggiungono la fiera degli Oh bej Oh bej, il caos del Natale, la prima della Scala, la fiera dell’Artigianato, i mercatini, ecco che il traffico rischia seriamente di andare in tilt.
Si comincia oggi con lo sciopero dei mezzi indetto dai Cobas. Tram, bus e metropolitane non funzioneranno dalle 8.45 alle ore 15 e dalle ore 18 fino alla fine del turno. Saranno comunque protette la fasce calde del traffico dei pendolari per evitare di infierire troppo su chi va al lavoro. Non solo. Il Comune di Milano ha deciso di sospendere per un giorno l’Ecopass nella cerchia dei Bastioni e di liberalizzare i turni di servizio dei taxi. La Regione Lombardia invece congela per tutto il giorno il divieto di circolazione per i mezzi più inquinanti scattato dalla metà di ottobre nelle zone critiche. Si cerca così di contenere i danni e i rallentamenti.
La settimana si chiude con un altro appuntamento caldo, quello con la fiera degli Oh bej Oh bej al Castello Sforzesco. Proprio domenica 7 dicembre, una delle giornate tradizionalmente più lunghe di Milano, i vigili non si presenteranno al lavoro dalle ore 11 alle 16 e mancheranno quindi anche i controlli sui venditori abusivi che si intrufoleranno tra le bancarelle degli ambulanti.
I ghisa milanesi, che già hanno scioperato durante la maratona della scorsa settimana, portano avanti così la loro protesta per chiedere più sicurezza nei turni di notte e un tavolo di confronto. «Se ci fosse un segnale da parte del Comune, non provocheremmo questi disagi - ammette Roberto Miglio, del Csa dei vigili -. Ma il muro contro muro non si sblocca e ci troviamo di fronte a una rigidità mostruosa».
«Ci scusiamo con i cittadini - aggiunge Daniele Vincini del Sulpm - ma non abbiamo altri strumenti per farci sentire». Le scuse sono così sentite che già da oggi i vigili hanno deciso di distribuire in tutti i comandi di zona una lettera aperta ai milanesi in cui spiegano le motivazioni della loro battaglia e chiedono solidarietà alla causa. Tuttavia vanno a colpire nel segno, scegliendo di scioperare in giornate campali. «La scorsa settimana - puntualizza Miglio - c’è stato l’ultimo incontro in prefettura per cercare di arrivare a una mediazione. Ma le trattative sono ancora in alto mare».
Dopo questa settimana nera, non è detto che le proteste dei vigili si fermino, anzi. «Dopo l’8 dicembre si vedrà il da farsi» annunciano i sindacati dei ghisa.
Ad oggi è confermato anche lo sciopero sulla prima del Don Carlo che inaugurerà la stagione lirica della Scala di Milano. L’assemblea della Fials, il sindacato a cui sono iscritti buona parte degli orchestrali e circa 30 coristi, ha indetto gli scioperi per le prime tre rappresentazioni di ogni opera contro il contratto integrativo così formulato.
Altra data cruciale: venerdì 12 dicembre.

Gli studenti si ritroveranno in largo Cairoli per l’ennesimo corteo di protesta anti Gelmini e da lì si snoderanno, tra cori e slogan, per le vie del centro. Bloccando di fatto per qualche ora la circolazione delle auto e costringendo i mezzi pubblici a deviare il percorso di linea.

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