Tutti col naso all’insù All’Urbe il battesimo del salone «Gate XXI»

Tutto il mondo del volo atterrerà sulla capitale e si riunirà sotto lo stesso tetto, quello dell’aeroporto dell’Urbe di via Salaria. Succederà dal 21 al 24 gennaio del prossimo anno quando si apriranno i cancelli di «Gate XXI, dall’ultraleggero al satellite», la prima esposizione internazionale organizzata in Italia dedicata al mondo dell’aeronautica, dello spazio e degli aeroporti. Ieri c’è stata la presentazione ufficiale, un primo assaggio di una kermesse che vuole diventare un appuntamento fisso, irrinunciabile nel lungo periodo, nell’agenda di chi opera in questo settore carico di fascino e di prospettive.
Non sarà un momento d’incontro per i soli addetti ai lavori, visto che sabato 23 e domenica 24 il salone sarà aperto al grande pubblico. Appassionati e curiosi avranno modo di ammirare da vicino elicotteri, piccoli e grandi mostri del cielo. Inoltre, per cimentarsi direttamente con l’adrenalina da alta quota, avranno modo di provare un simulatore di volo di ultima generazione e visionare una serie di documenti sulle principali conquiste spaziali del nostro Paese. Ogni mattina alle ore 10, si terranno tavole rotonde e convegni di grande interesse su temi cruciali come le politiche del trasporto aereo, i mutamenti che derivano dalla liberalizzazione del settore, le regole comunitarie, l’innovazione tecnologica e l’ambiente.
A dare battesimo a «Gate XXI», ieri a palazzo Marini, c’era una folta platea di personaggi di spicco, a cominciare da Mario Valducci, presidente della commissione Trasporti della Camera, che ha ricordato a quale approdo la manifestazione vuole arrivare: «Vogliamo portare all’attenzione della gente un settore strategico per l’economia nazionale. Gli aeroporti sono le cattedrali laiche di questo millennio. E devono essere belle». Proprio un aeroporto, quello dell’Urbe, è stato scelto come sede del salone, e certamente non si tratta di un caso. «Dopo averlo rimesso in sesto spendendo anche un po’ di soldi - ha sottolineato il presidente dell'Enac Vito Riggio - contiamo di farlo crescere, di valorizzarlo, magari contando sulla collaborazione del Comune. In futuro potrebbe servire per gli ultraleggeri o per ospitare una stazione di aerotaxi».
Intanto, per il momento, il palcoscenico formato pista sarà tutto per «Gate XXI». La macchina organizzativa funziona a pieno regime: sono state invitate 60 aziende e oltre 150 buyers internazionali provenienti da 20 paesi, tra cui la Russia, l’Est europeo e il Nord Africa. Ma un ruolo di primo piano andrà sicuramente alle suggestioni, all'impatto visivo, al sogno. Un compito perfetto per l’Asi, l’Agenzia spaziale italiana, e per il suo presidente, Enrico Saggese: «Tenteremo di coinvolgere i giovani e i giovanissimi e ricorderemo, non solo a loro, come in tutte le principali missioni pianificate per i prossimi anni - da Venere alle comete, fino ai limiti estremi del nostro sistema solare - ci sarà un pezzo d’Italia. Un paese che ha avuto e continua ad avere un ruolo gigantesco nello spazio. Un esempio? I radar che servono per andare a capire se c’è acqua su Marte sono nostri».


Presente e futuro dunque, intrattenimento e pure strategie, opportunità per sviluppare partnership e accordi di cooperazione tra le imprese e i centri di ricerca del comparto aerospaziale, con una porta spalancata ai grandi gruppi del mercato mondiale. Un mix ambizioso che spiccherà il volo a gennaio, per la prima volta in Italia, a Roma, nei padiglioni di «Gate XXI».

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