Valmontone, Rainbow MagicLand farà concorrenza a Eurodisney

In ogni favola degna di questo nome c’è un posto incantato, uno scenario che fonde astratto e concreto. Vicino a ogni capitale che si rispetti c’è un parco a tema, un luogo dove il divertimento si sposa con l’immaginazione, dove quella favola, quel sogno, diventa realtà. A Roma di parchi dovrebbero sorgerne addirittura tre, il primo dei quali vedrà presto la luce, entro e non oltre la Pasqua del 2011: si tratta di “Rainbow MagicLand” o, traducendo senza forzature, la “terra magica dell’arcobaleno”. La stanno costruendo a Valmontone, accanto all’outlet più visitato d'Italia, che ha fatto registrare 5,3 milioni di presenze solo nel 2008. Sarà la risposta capitolina a Eurodisney, un’area di 600mila metri quadri in grado di staccare, secondo le stime, qualcosa come 3 milioni di biglietti l’anno. L’operazione, tutta privata, figlia di un investimento complessivo di 300 milioni di euro, a regime saprà creare 2mila posti di lavoro. Soprattutto, cercherà di regalare qualche sorriso, e un po’ di emozioni corrette con l’adrenalina, a bambini, adolescenti e genitori. Le attrazioni saranno 35 in tutto, di cui 2 inedite nel Vecchio Continente, affiancate da due teatri e un palaghiaccio. Alcune in particolare avranno un marchio di qualità che è un'eccellenza tutta nostrana, quell’Igino Straffi papà delle Winx che, uscite dalla sua testa, sono finite sugli schermi di mezzo globo. È stato proprio lui, ieri mattina in Campidoglio, a catturare il soffio vitale del parco, a raccontare l’idea da cui tutto è cominciato: «Un tempo un arcobaleno irradiava magia riempiendo l’intero mondo. Ma le persone hanno iniziato a smettere di credere nella magia, la quale ha iniziato a indebolirsi, a perdere il suo potere». Rimaneva un solo punto dove la forza era rimasta quella originaria, quella di sempre: alla fine dell’arcobaleno, guarda caso a Valmontone.
Scorrendo l'elenco dell'offerta che sarà, se ne intuisce la logica: brividi per i coraggiosi, con il “Launch coaster”, in grado di garantire accelerazioni fino a 95 km orari o un altro aggeggio che produrrà un salto di 60 metri, da una torre fin sottoterra; giochi per i bambini, con il “Pixie village” o il “Castello di Alfea”, oltre a idee per tutti come il cinema 4D o lo “Spillwater”, un'attrazione acquatica di grande impatto sia scenico che bagnato. E poi rapide, un percorso magico tra i vichinghi, un altro tra draghi e orchi.
La realizzazione del progetto è curata da Alfa Park, che tramite il suo portavoce, l’ad Giuseppe Taini, non nasconde le sue ambizioni: «Ci piacerebbe incrementare i flussi turistici di Roma e del Lazio e aumentarne la durata». Aperto dieci mesi l’anno grazie al clima favorevole della regione, avrà 5.500 posti auto che, coperti da una superficie di 60mila metri quadri di pannelli fotovoltaici, produrrà energia pulita per alimentare la struttura.

«Con Eurodisney, Parigi ha raddoppiato le presenze - ha spiegato il sindaco Alemanno -. Noi dobbiamo fare qualcosa di simile, magari sviluppando l’idea di un circuito tra i parchi che sorgeranno». Tanti luoghi fisici in cui l'immaginazione potrà guardare da vicino il mito di Roma.

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