Sono buoni, nonostante la crisi, i conti di Vodafone, il gigante della telefonia mobile inglese guidato dallitaliano Vittorio Colao. Grazie ai tagli alle spese e alla sterlina debole rispetto alleuro (la società è presente nei maggiori paesi dellarea Ue ma anche in Africa, Asia, Medio Oriente e negli Usa) il fatturato è aumentato dell8,4% a 44,5 miliardi di sterline. In particolare progresso lutile che è stato di 8,61 miliardi con un aumento del 179,8%. Un po peggio delle attese il margine lordo che si è attestato a 14,7 miliardi, contro le previsioni Reuters a 14,8 miliardi. Aumenta anche il dividendo a 8,31 pence per azione (+9%) con lobiettivo di arrivare a 10,18 pence per il 2013. La forza di Vodafone sta proprio nel fatto di essere unazienda globale con circa 330 milioni di clienti sparsi in tutti i continenti. Unico neo lIndia. La società ha iscritto a bilancio svalutazioni per 2,3 miliardi di sterline legate alla divisione indiana, causa maggiori costi legati alla licenza per la telefonia di terza generazione. In Borsa, dopo una buona partenza, il titolo ha però chiuso a -0,26%. «Stiamo costruendo una Vodafone più forte che punta alla crescita del fatturato anche nel 2011», ha commentato lad Colao.
Le cose sono andate bene anche in Italia. Nel nostro paese i ricavi della controllata sono stati pari a 8,5 miliardi di euro ossia +2,5% rispetto al 2009. La crescita, secondo una nota della società, è stata determinata soprattutto dallo sviluppo dei servizi a banda larga mobile. Sul fronte dei cellulari sono aumentati anche i clienti dell1,5%, e ora superano i 30milioni. I ricavi dati e messaggistica sono cresciuti del 7,7% raggiungendo i 2 miliardi di euro. Quelli da servizi multimediali e da banda larga mobile hanno registrato una crescita significativa (+20,9%). Questi risultati sono stati ottenuti grazie alle vendite di chiavette per collegarsi a Internet con il pc in mobilità, dal lancio sul mercato dei MiniPc con connessione integrata e dal successo degli smartphone.
Vodafone è inoltre partner di rete di cinque operatori mobili virtuali (Poste, Carrefour, BT, Daily Telecom ed Erg) che hanno superato complessivamente 1 milione e 900 mila clienti. I ricavi da telefonia fissa sono invece stati pari a 793 milioni (+22,4%) e il totale dei clienti di rete fissa ha superato la soglia dei due milioni e mezzo. I clienti a banda larga sono 1 milione e 300 mila (+40%).
«Nonostante la delicata fase economica Vodafone ha continuato a investire, al ritmo di circa un miliardo di euro lanno, in servizi, tecnologia e persone - ha detto Paolo Bertoluzzo, ad della filiale italiana - grazie a questi investimenti sullefficienza i nostri ricavi sono cresciuti e hanno sostenuto i margini, che ci hanno consentito di offrire ai clienti ancora più qualità, valore e innovazione». In effetti secondo un report della società britannica Market Research i margini di Vodafone sono più elevati rispetto a quelli di Tim e Wind. Sempre la stessa società ha stimato che nel 2014 in Italia ci saranno circa 92,8 milioni di abbonati alla telefonia mobile, in leggero aumento dunque rispetto ai circa 88 milioni attuali.
Il mercato, a livello di numero di abbonati, tra Tim e Vodafone è in sostanziale pareggio: 30,4 milioni sono i clienti del primo, 30,2 quelli del secondo. Wind invece ha circa 18,8 milioni di clienti e «3» ne ha circa 9. Il risultato sono quote di mercato quasi simili per i primi due: Tim ha il 34,3%, Vodafone il 34,2%, Wind il 21,3% e «3» il 10,2%.
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