Cgil, Cisl e Uil scendono in piazza insieme contro la riforma del lavoro. Camusso: "Le tensioni sociali sono già evidenti: il Paese è attraversato da scioperi e mobilitazioni"
Si stringono i tempi per la riforma del lavoro. Il governo vuole chiudere la partita nell'incontro di domani. Napolitano bacchetta la Cgil: "Grave se non arriva l'accordo" E la Fornero convoca in serata le parti sociali. Dopo tre ore di riunione, bocche cucite. Prima dell'incontro, vertice di Cgil, Cisl e Uil. Resta il nodo dell'articolo 18, ma Bonanni è ottimista: "Ci sono più accordi che disaccordi"
Il premier: "Entro la prossima settimana chiudiamo il negoziato. Si mettano da parte le differenze". Poi difende le scelte della Fiat: "Ha il diritto di decidere dove investire". La Marcegaglia: "Se la riforma sarà un compromesso al ribasso allora sarà meglio non farla"
Il ministro del Lavoro non si fa intimidire dalle sigle sindacali: "Senza il loro sì perché dovremmo mettere sul tavolo una paccata di miliardi?". Bersani: "Mai visti"
Bonanni chiede al governo meno enfasi sull'articolo 18 e una "discussione chiara e trasparente". Angeletti: proposte non siano solo teoriche
I sindacati sul piede di guerra. Angeletti, Bonanni e Camusso in piazza lunedì. Landini: "Sciopero di 8 ore il 16 dicembre"
Monti passa alle vie di fatto e la Camusso si mette subito di traverso e lancia una minaccia sibillina: "Il governo deve sapere che 40 è un numero magico intoccabile". Bersani le va dietro e fa dei distinguo: "Sulle pensioni su alcuni punti potremmo essere d’accordo, su altri no". Angeletti: "Si lavorerebbe gratis, è ingiusto". E la Cisl aggiunge: "Il solo annuncio della riforma sta provocando danni". Ma la Marcegaglia avverte: "Ormai di intoccabile non c'è più niente". E Marchionne: "E' tempo di lasciar lavorare Monti". Che fine ha fatto l'urgenza di approvare le riforme? L'Italia cresce poco: ecco perché di Nicola Porro
Confermata nella manovra la facoltà di deroga all'articolo 18. Camusso (Cgil): «Ragione in più per scioperare»
Il segretario della Cgil a testa bassa contro la manovra finanziaria de governo: "Sulle pensioni è stato fatto un golpe della cui gravità forse ancora non ci si è resi conto". Poi minaccia di mettere in ginocchio il Paese: "Se la stagione che si apre è quella delineata dal vertice di ieri vi toccherà fare ancora lunghe presenze nelle piazze". E non risparmia neppure una bordata a Cisl e Uil: "Ci preoccupa la loro sottovalutazione del provvedimento del governo"
Dopo lo sciopero generale annunciato dalla Cgil, la Fiom propone una mobilitazione permanente ancor prima che il Senato discuta la manovra: "La crisi è usata per cancellare alcuni diritti fondamentali" Ma la Uil attacca: "E' solo propaganda. L'articolo 18 non è a rischio"