Si è ammazzato Pietro La Torre, zio 88enne del capo della camorra casertana Augusto La Torre, noto come il "boss psicologo" per aver conseguito la laurea in carcere
A Brusciano un bambino di 9 anni è stato colpito di striscio al braccio dalla scheggia di un proiettile. Sfiorata anche la nonna. Indagano i carabinieri.
Medjugorje sarebbe finita nel mirino della camorra. Le parole del vescovo Hoser, inviato permanente del Papa, stanno facendo discutere
In video la responsabile del centro diurno "Progetto Oasi", Pina Conte, mostra il laboratorio dove lo scultore Paolo La Motta insegna la sua arte ai bambini a rischio di Napoli. Lì l'artista ha conosciuto Genny Cesarano e lo ha ritratto nel 2007, otto anni prima che la camorra lo uccidesse per errore. L'opera d'arte dal 29 giugno è esposta al Museo di Capodimente, nell'ambito della mostra ‘Incontri sensibili: Paola La Motta guarda Capodimonte’
Genny Cesarano, vittima innocente della camorra a 17 anni, ritratto 8 anni prima dall'artista Paolo La Motta. L'opera d'arte in mostra al Museo di Capodimonte dal 29 giugno
Sono finiti in carcere 10 soggetti ritenuti affiliati al clan camorristico dei Polverino, attivo a Nord di Napoli
Minacce ai familiari del pentito per costringerlo a ritrattare. I carabinieri del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 10 soggetti ritenuti affiliati al clan camorristico dei “Polverino”, attivo a nord di Napoli e all’estero. In foto alcune immagini del blitz dei militari dell'Arma
Eseguita ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di sei soggetti ritenuti affiliati al clan camorristico dei "Rega" di Brusciano, nel Napoletano. Sono accusati di estorsioni, tentata estorsione e lesioni personali, aggravati da metodo e finalità mafiose.
Imprenditore non aveva pagato il pizzo ed era stato selvaggiamente picchiato. I carabinieri scoprono gli autori e smantellano gruppo dedito al racket. In carcere il boss e altri 5 soggetti ritenuti ritenuti affiliati al clan camorristico dei Rega di Brusciano (Napoli). Sono ritenutu responsabili, a vario titolo, di tentata estorsione, estorsioni e lesioni personali, reati aggravati da metodo e finalità mafiose.
I carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia Cautelare emessa dal gip di Napoli. Nel corso di indagini coordinate dalla DDA di Napoli i militari dell’Arma hanno raccolto chiari elementi di responsabilità a carico dei 6 indagati in ordine a estorsioni perpetrate da anni in danno di imprenditori e commercianti della zona e hanno ricostruito movente e modalità dell’aggressione a una delle vittime: aveva saltato una rata del “pizzo” ed era stata vittima di un violento pestaggio organizzato per “convincerla” a riprendere i pagamenti.
Nel vano, i carabinieri hanno trovato tre kalashnikov, un fucile a pompa, due mitragliette e una carabina