Il duo siculo confeziona con cura un viaggio temporale in cui lo spettatore è intrattenuto da siparietti comici mai volgari e da riflessioni sulla società in cui viviamo.
Un film che si regge sulle ottime interpretazioni dei tre personaggi principali e che mette in scena in maniera composta la dialettica interiore tra angoscia e speranza.
Passo falso di un grande regista e di un'interprete solitamente eccezionale: prima ancora della protagonista, a smarrirsi è l'interesse dello spettatore per la vicenda.
Un film intrigante, spassoso, pieno di citazioni e con un cast eccezionale. Innovativo nonostante l'impianto classico, è un esempio di equilibrio tra tradizione e modernità.
Un film stilisticamente perfetto e dalla sceneggiatura impeccabile in cui si ricostruisce minuziosamente una vicenda storica capace di parlare all'età contemporanea.
Un film Albanese-centrico che si risolve in un insieme di gag, mentre i riferimenti alla situazione pubblica nostrana restano blandi e inconsistenti.
Idea di partenza efficace ma sviluppata in un film dimenticabile: un horror usa e getta, scombinato e mediocre, tutto facili spaventi, sottotrame stonate e risatine gratuite.
Non solo una pagina di storia dello sport ricostruita in maniera impeccabile ed emozionante, ma anche un inno all'amicizia e il racconto della lotta tra talento e marketing.
Il thriller si mischia alla commedia nera e alla satira sociale in un film che si fa graffiante metafora sociopolitica. Messa in scena perfetta, riflessione ed esilarante uso del grottesco.
Un film d'amore pieno di comicità intelligente, riflessioni sulla magia del cinema, sul tempo che passa e sullo stato di salute dei rapporti. Una giostra da cui non si vorrebbe mai scendere.