Stamani, il nordafricano è comparso davanti al pubblico ministero Barbara Bresci, del tribunale di Imperia, per essere interrogato. E’ stato lui, attraverso il proprio legale, l’avvocato Mario Ventimiglia, a chiedere di raccontare la propria verità.
A parlare è Zied Yakoubi, 32 anni, algerino irregolare in Italia, che con queste parole, riferite al proprio legale (l’avvocato Mario Ventimiglia), intende ancora una volta dichiararsi innocente dall’accusa di tentato omicidio.
Convinto che la ragazza lo tradisse, il 29enne ha aggredito l’amico prendendolo a martellate: l’intervento della fidanzata di quest’ultimo ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente
Dopo esser stata abbandonata dal marito in seguito ad una brutta lite, la donna avrebbe meditato immediata vendetta. Pronta una zuppa ricca di semi di oleandro per sé e per i suoi due figli: il più piccolo salvato in extremis
Il 47enne voleva vendicarsi della compagna uccidendola: dopo lo schianto con l’aereo sulla sua abitazione muore sul colpo. Moglie e figlio, tuttavia, escono indenni
A preoccupare i medici dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (Savona), dove la giovane è ricoverata in coma farmacologico, sono due lesioni cerebrali, riscontrate tramite tac, provocate dalla mancata ossigenazione del cervello
La ventiduenne lotta tra la vita e la morte, dopo essere precipitata da una scarpata, a Capo Nero di Sanremo - in seguito a un presunto tentativo di violenza carnale - ed è in coma all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (Savona), ma le sue condizioni però sono stazionarie e si auspica in un miglioramento.
Il 45enne è in fuga dopo il tentato omicidio del cognato; le lamentele del sindacato di polizia penitenziaria, per bocca del segretario generale, dinanzi all’ennesimo atto di violazione del regime di semilibertà a Torino
L’episodio, avvenuto nella notte tra lunedì e martedì scorsi, tuttavia, è ancora avvolta nel mistero e l’ipotesi di reato - contestata dal sostituto procuratore Barbara Bresci, con il procuratore Alberto Lari - resta, al momento, un atto dovuto.
Un uomo di 56 anni di Codevigo, in provincia di Padova, è stato arrestato per il tentato omicidio della suocera, ricoverata in gravi condizioni. Lui si è giustificato: "L'ho soffocata per cercare di rianimarla"