La battaglia di don Francesco per l'integrazione dei rom
Dal cofano di una macchina a una casa. Nata durante lo sgombero del campo rom avvenuto a Giugliano a maggio scorso, aveva passato i suoi primi giorni di vita in un’auto. Ora, dopo 10 mesi, Ginevra potrà vivere come tutti i bambini. Con il suo papà e con la sua mamma in attesa di un altro figlio, a breve si trasferirà da una baracca a un appartamento preso in affitto nel centro di Giugliano. Si tratta della prima delle famiglie allontanate a maggio scorso dall’accampamento abusivo situato in località Ponte Riccio che riesce a trovare una sistemazione in un alloggio. A renderlo possibile è stato don Francesco Riccio. Dal battesimo di 12 bambini, al coinvolgimento nelle attività della parrocchia, alla ricerca di una casa, l’impegno del parroco della chiesa di San Pio X sta producendo i suoi risultati nell’integrazione di una comunità da decenni relegata ai margini del territorio