I punti chiave
All'indomani della morte di Matilde Lorenzi rimane un vuoto e un senso di smarrimento tra addetti ai lavori e non per l'enorme tragedia avvenuta sulla tanto amata pista da sci dove la 19enne stava pian piano diventando una campionessa. La famiglia, finite le lacrime, sfoglia l'album di ricordi per continuare a farla vivere: così hanno fatto la sorella, Lucrezia, e la madre, Elena, oltre alla lodevole iniziativa della raccolta fondi per rendere più sicure le piste da sci ed evitare altri gravi incidenti.
"Matilde aveva tutto"
In famiglia c'è anche un'altra sciatrice, la sorella maggiore Lucrezia, nata nel 1998 che ha fatto un quadro perfetto della felicità di vivere di Matilde. "Aveva tutto: energia, determinazione, coraggio, forza, positività. Era felicissima come mai nessuno l’aveva vista. Era appagata sugli sci e lo era pure a livello sentimentale. Era in sintonia con la famiglia, stava bene a livello mentale", ha raccontato al Corriere. Che la famiglia fosse unita si è subito capito nel momento del dolore e dello sconforto. Essendo più grande di lei, Matilde ammirava tantissimo Lucrezia e la passione dello sci che le univa ma con una differenza tecnica. "Io sono poi diventata slalomista, mentre lei è rimasta velocista perché per Mati i pali stretti erano una guerra".
La promessa di Lucrezia
Gli addetti ai lavori vedevano in Lucrezia un modello che Matilde Lorenzi voleva imitare: il rapporto tra le due è sempre stato idilliaco tant'é che la maggiore racconta di essere sempre stata la "sorellona che doveva proteggere e alla quale poteva rivolgersi sempre e comunque, che si trattasse di chiedere un consiglio o di sparare una cavolata". Dopo aver vinto il titolo italiano di categoria nel super Gigante, Matilde era pronta per affacciarsi alla Coppa Europa sperando di diventare una campionessa fino a quel maledetto giorno dell'incidente sugli sci che le ha spezzato la vita appena iniziata. La sorella maggiore sospira ma è più determinata che mai. "Continuerò nel nome suo. Voglio vincere al più presto una gara per potergliela dedicare".
Il ricordo della madre
Al quotidiano ha speso alcune parole di ricordo anche mamma Elena che in un primo momento ricorda anche uno degli hobby preferiti della figlia 19enne, la fotografia, perché "ferma i momenti, a differenza dello sci che invece costringe a correre contro il tempo". Il destino, purtroppo, ha scelto per lei una strada diversa nonostante fosse una predestinata dello sci anche per la sua data di nascita, quel 15 novembre che ha in comune con una campionessa affermata come Sofia Goggia.
"Stava realizzando il suo sogno, arrivare a gareggiare nella Coppa del Mondo", ha sottolineato la madre che ribadisce quanto detto dal marito Adolfo: niente fiori per il funare, la cosa più importante è la raccolta dei fondi per rendere sicure le piste. "Sarà il modo per tenere vivo il ricordo di Mati".
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