Da "elementare, Watson" a "elementare Hassan", come l'immigrazione ha cambiato le abitudini

Se anni fa le culle italiane erano segnate da nomi inglesi, oggi la situazione è decisamente cambiata

Da "elementare, Watson" a "elementare Hassan", come l'immigrazione ha cambiato le abitudini
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De cat is on de tebel. Quando si incominciava a studiare l’inglese sognavamo di essere un po’ sir John, oppure lord Paul. Roba dell’altro secolo, a Londra e nel resto del regno l’onomastica tradizionale è ormai finita, cotta, stracotta. All’anagrafe non si registrano più gli Oliver di una volta e nemmeno Winston o Jack, l’immigrazione ha cambiato usi e costumi, va da sé che oltre ai cognomi anche i nomi si adeguano ai tempi, Mohammed va via come il pane e non c’è troppo da stupirsi se si pensi che il sindaco di Londra si chiama Sadiq Aman e di cognome fa Khan così l’ex primo ministro era Rishi Sunak mentre nella squadra del suo successore Keir Starmer, si segnala a capo del ministero della giustizia Shabana Mahmood.

Nessuna sorpresa, dunque, arriverà il giorno nel quale al posto di Jeeves, il domestico dei racconti di Wodehouse, leggeremo il nome del nuovo maggiordomo, Karim, senza trascurare come Sherlock Holmes si rivolgerà al suo aiutante, non più Watson: “Elementare Hassan!”. Oh yes.

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