"Una realtà vera, conoscerla è il regalo più bello". Nicola Gratteri fa visita a PizzaAut

Il magistrato si è recato a mangiare una pizza nella Onlus, con sede fuori Milano, che da lavoro ai ragazzi con autismo

"Una realtà vera, conoscerla è il regalo più bello". Nicola Gratteri fa visita a PizzaAut
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A volte ritornano. E il motivo non è solo nella pizza che porta il tuo nome. Nicola Gratteri si è concesso una pizza salsiccia, nduia e friarielli da Nico Acampora da Pizza Aut, con lui c’era il fidato Antonio Nicaso con cui ha scritto “Una cosa sola”, l’ultimo libro sulle mafie in Italia e nel mondo. Una pausa tra due presentazioni organizzate dall’associazione Su la testa di Luigi Piccirillo, ex consigliere regionale M5s da anni impegnato nel sociale. Davanti a un locale strapieno Gratteri si è concesso il lusso di una pizza - come la scorta, discreta e molto vicina - e ha scambiato qualche parola con i tantissimi ragazzi venuti a chiedere un autografo o una foto.

“Uno dei miei ragazzi ha detto che Gratteri è un supereroe come Batman, solo che lui ci mette la faccia e non si nasconde dietro a una maschera”, ha detto Acampora prima di introdurre il procuratore capo di Napoli, ormai di casa nel locale in cui lavorano solo ragazzi autistici, dalla cucina ai tavoli dopo la sua prima volta nell’aprile di quest’anno, “un regalo che mi ha fatto Piccirillo”, sottolinea Gratteri. “Quando ho sognato di fare un posto del genere una persona mi ha detto che la mia era la classica frustrazione del genitore di bimbi autistici… Beh, vi state mangiando un po’ della mia frustrazione”, ribadisce Acampora, che fa parlare anche i suoi ragazzi, a loro volta un simbolo di legalità, “sono gli unici italiani che pagano le tasse volentieri”, dice sempre il fondatore di pizza Aut davanti a un magistrato più sereno del solito. Sono lontane le polemiche sulla riforma della giustizia, l’abolizione dell’abuso d’ufficio e la stretta sulle intercettazioni, su cui Gratteri è molto critico e severo, anche se nel libro c’è una timida apertura al premier Giorgia Meloni sulla lotta alla mafia.

C’è spazio solo per un appello, come insolito testimonial, a venire a visitare la pizzeria - omaggiata anche dal capo dello Stato Sergio Mattarella - un luogo “vero, dove si fa del bene e si aiuta chi ha bisogno”. E lo Stato ci guadagna pure. “I ragazzo con disabilità costano 200mila euro all’anno.

Io ne ho assunti 41, la pizza che voi mangiate fa risparmiare 8 milioni alle casse pubbliche”. Una goccia nel mare del sommerso e del narcotraffico, che vale 200 miliardi, visto quante risorse la mafia sottrae ogni anno all’Erario. Ma anche mangiare una pizza in buona compagnia può servire a battere la mafia.

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