BYD Seal U DM-i è uno degli ultimi modelli del brand cinese, da sempre focalizzato sui veicoli elettrici. Lei, però, è un’ibrida plug-in e (spoiler) funziona davvero bene. Questa è la prova concreta che da oriente la produzione automobilistica si sta evolvendo per adattarsi alle necessità e alle preferenze occidentali, con motori anche ibridi che, sulla carta, superano di gran lunga quanto fatto da molti costruttori europei. Seal U DM-i è grande, confortevole e spaziosa, con un ibrido che convince su molteplici aspetti, ad un prezzo di partenza di 39.800 euro.
Design e dimensioni
Basta uno sguardo per accorgersi delle dimensioni davvero imponenti, con 4,77 m di lunghezza che la collocano di diritto a cavallo del segmento D ed E. Si trova così a competere con alcuni capisaldi del nostro mercato, come Audi Q5, BMW X3, Mercedes GLC e molte altre, sebbene presenti un prezzo di listino nettamente inferiore. Il design è allineato a quello già visto con BYD Seal, la berlina elettrica che sfida Tesla Model 3, scaturita dalla matita di Wofgang Egger, ex designer Alfa Romeo, Lancia e Seat. Linee pulite e ricercate, che prendono in parte le distanze dagli standard cinesi, più spigolosi e forzati. Tuttavia, si percepisce una certa “pesantezza” nelle forme, senza alcuna vena sportiveggiante o linee di tensione volte a snellire la fiancata. Non mancano gruppi ottici a LED e cerchi in lega fino a 19 pollici.
Abitacolo ben rifinito e spazioso
Lo spazio è di casa, anche grazie al generoso passo da ben 2,77 metri. Come da tradizione “cinese”, il bagagliaio è parzialmente sacrificato anche per via della batteria da 18 kWh, collocata sotto al pianale. In questo modo la capacità scende a circa 425 litri, ma allineato alla capacità di altri SUV tedeschi plug-in. I materiali sono notevoli, con eco-pelle ovunque arrivino le mani, oltre a plastica gommata e solida, così come risultano robusti tutti gli assemblaggi e i materiali secondari impiegati. Il design potrebbe essere ulteriormente svecchiato, con meno piano black e inserti più al passo con i tempi, al pari del volante, dalla forma poco contemporanea, ma funzionale. Al centro della plancia troneggia l’ormai iconico display da oltre 15” rotante di BYD, con il sistema operativo già visto anche su BYD Seal: ottima la risoluzione così come la sensibilità al tocco, dotato anche di app integrate come Spotify. Da rivedere alcune traduzioni, ma l’interfaccia è semplice e la connettività con lo smartphone è semplice. C’è però ampio margine di miglioramento anche grazie agli aggiornamenti OTA che arriveranno.
Di fronte al conducente si staglia la strumentazione digitale da oltre 12”, molto ampia e leggibile, sebbene alcuni valori potrebbero essere organizzati in maniera più intuitiva, soprattutto i dati relativi al computer di bordo, con consumi, autonomia ecc. È tutto presente di serie come il clima automatico bi-zona, tante prese USB-C, frenata rigenerativa, tetto panoramico, sedute ventilate e riscaldate e sistema audio Infinity con 12 altoparlanti. Da sottolineare la quasi totale assenza di ostacoli nel pavimento posteriore, dato che la versione a trazione integrale non presenta alcun albero di trasmissione, bensì un motore elettrico posteriore indipendente. La seduta è poi avvolgente e soffice, l’ideale per una vacanza tra amici o in famiglia, in cui tutti e cinque i passeggeri possono godere di un notevole comfort e sufficiente spazio.
Comoda e confortevole, si guida bene
Bastano poche curve per capire l’indole di questa vettura, completamente orientata ad una guida turistica e confortevole. L’assetto è morbido e molleggiato e presenta un certo rollio se si decide di insistere in curva. Lo sterzo è piuttosto leggero e demoltiplicato, agevolando in città ma risultando poco diretto su una strada extraurbana particolarmente guidata. Da lode però l’insonorizzazione. Anche quando si attiva l’1.5 turbo benzina il rumore è praticamente assente, tanto da farla quasi sembrare elettrica. La potenza complessiva è di 218 CV in caso di allestimento Boost (con trazione anteriore, 1.5 aspirato e un motore elettrico anteriore da 197 CV), e di ben 324 CV in allestimento AWD Design, da noi provato. L’1.5 diventa turbo, con 131 CV, abbinato ad un motore elettrico anteriore da 204 CV e un secondo motore elettrico posteriore da 164 CV, per una coppia complessiva di ben 550 Nm. Infatti le prestazioni non le mancano, con uno 0-100 km/h concluso in soli 5.9 secondi. La spinta è notevole e immediata grazie principalmente ai due motori elettrici, che spostano agilmente i circa 2.100 kg di massa.
Spinta che, però rimane presente anche in caso di batteria scarica, dal momento che il sistema preserva circa un 25% per il funzionamento dell’ibrido. E proprio questo le consente di funzionare in maniera efficiente ed efficace. Le unità elettriche supportano nelle ripartenze e negli scatti da fermo, mentre l’1.5 a benzina in parte ricarica la batteria o alimenta i due motori o, all’occorrenza entra direttamente in trazione sulle ruote. Può perciò funzionare sia in serie che in parallelo, trovando autonomamente la miglior modalità d’esercizio a seconda delle condizioni.
Consumi ed autonomia
La versione AWD da noi provata dispone di circa 70 km di autonomia in ciclo WLTP, tuttavia se usata con un piede gentile, non è impossibile avvicinarsi anche i 90/100 km. Una volta terminati, il sistema si trasforma in un ibrido full che – sorprendentemente – funziona meglio di buona parte dei sistemi plug-in dei produttori europei. Alterna il funzionamento dei motori lasciando comunque ampio spazio all’elettrico. In tal senso, i consumi in città rimangono ugualmente buoni, nell’ordine dei 14,5 / 15,5 km al litro, che salgono a ben 18 km al litro in extraurbano e si stabilizzano su 12,5 km/l in autostrada.
Con i 60 litri di benzina del serbatoio è quindi verosimile poter superare i 900 km di autonomia, ai quali si aggiungono i circa 100 km dovuti all’elettrico e alla batteria da 18 kWh. Potendo quindi ricaricare con una buona frequenza da casa, potrebbe trasformarsi in una mezza auto elettrica, capace di diventare ibrida quando serve. Si tratta di una delle migliori plug-in di questa fascia (e non) mai provate, seconda solo all’ibrido plug-in di Toyota, ancora una spanna sopra. Considerando invece il solo contesto autostradale, è probabilmente una delle migliori senza ombra di dubbio. Meglio di lei in termini di consumo a batteria scarica solo GLC 300 de che, però associa all’ibrido un motore diesel, quindi più efficiente quando si viaggia in autostrada.
Considerazioni finali
BYD Seal U DM-i fa ben comprendere come i costruttori cinesi non stiano solo “galoppando” sul fronte elettrico ma che, con i dovuti “ma”, stanno letteralmente ricucendo il divario anche sul fronte dell’ibrido.
Questo SUV risulta spazioso, confortevole e tecnologico come non ci saremmo mai aspettati, con una cura al dettaglio da segmento premium. Costa poco (47.800 euro in veste full-optional, AWD e 324 CV) e presenta tutto di serie. Pochissime le rivali degne di questi prezzi e tali livelli di efficienza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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