I punti chiave
Una volta tanto, Verona non è “fatale” per il Milan, che, dopo i chiarimenti sull’assetto societario, riesce a tornare dal Bentegodi con tre punti che staranno benissimo sotto l’albero. Il Natale dei rossoneri è reso più tranquillo dalla zampata di Reijnders, che trasforma l’ottimo filtrante di Fofana nella rete della vittoria. A preoccupare i tifosi del Diavolo, invece, l’uscita per un problema muscolare di Rafael Leão alla mezz’ora, sostituito da Theo Hernandez. Non è stato certo un Milan scintillante, con l’unica eccezione del giovane Jiménez, a tratti incontenibile ma è bastato per avere la meglio su un Hellas incapace di trovare varchi nella retroguardia rossonera. Vediamo quindi come si sono comportati i protagonisti di Hellas Verona-Milan nelle nostre pagelle.
HELLAS VERONA (3-5-1-1)
Lorenzo Montipò 6 – Non è chiamato in causa spesso ma se la cava sempre discretamente, come sul tiro dell’ex Terracciano al 41’. Non può niente sul gran gol da fuori di Reijnders.
Pawel Dawidowicz 6 – Il polacco è sempre un po’ ruvido nelle sue entrate ma riesce quasi sempre a contenere le puntate in avanti di Jiménez. Sostituito all’intervallo dopo l’ammonizione.
Dal 45’ Flavius Daniliuc 5 – Il lettone si sveglia solo quando, dopo lo 0-1, l’Hellas inizia ad attaccare con più insistenza. Un punto in meno per l’occasione sprecata all’82’.
Diego Coppola 6,5 – Nel primo tempo mette alcuni anticipi e chiusure perentori, confermando quanto possa essere fondamentale per l’undici di Zanetti.
Daniele Ghilardi 6 – Sempre affidabile il classe 2003 toscano, che ripaga la fiducia di Zanetti con una discreta prova difensiva.
Jackson Tchatchoua 6 – Ha a che fare con un cliente antipatico come Jiménez ed ogni tanto se lo perde. Più propositivo nella ripresa, quando crea qualche grattacapo alla difesa ospite.
Reda Belahyane 5,5 – Si vede proprio poco, prestazione anonima quella del marocchino stasera. Un po’ meglio quando l’Hellas alza il baricentro ma non abbastanza per strappare la sufficienza.
Dal 79’ Casper Tengstedt s.v.
Ondrej Duda 6 – Rischia un po’ su Abraham nel primo tempo ma, in generale, non sbaglia moltissimo. Meno efficace in fase d’impostazione.
Grigoris Kastanos 5 – Serata complicata per il cipriota, che soffre un po’ sulla mediana senza riuscire a rifarsi coi tiri dalla distanza.
Dal 59’ Suat Serdar 6 – Il tedesco di origine turca ci mette tanta buona volontà ma fatica a districarsi nelle maglie strette della difesa milanista.
Darko Lazovic 6 – Non ha molte occasioni di andare sul fondo e cerca di barcamenarsi dando una mano in fase di copertura, risultando decisivo un paio di volte su Chukwueze.
Dal 72’ Daniel Mosquera 5,5 – Il colombiano prova a spingere in ogni occasione ma ha il demerito di sprecare le poche palle buone che arrivano dalle sue parti.
Tomas Suslov 6 – Lo slovacco ha tra i piedi la migliore occasione del primo tempo, gentile cortesia di Chukwueze, ma non sa approfittarne. Se non altro ha il merito di cercare sempre la porta.
Amin Sarr 6 – Tendenzialmente lo svedese dovrebbe dare una mano a Suslov in avanti ma lo ritrovi più spesso sulla mediana a battagliare con Fofana. Un po’ poco, il che spiega la sostituzione.
Dal 45’ Dailon Livramento 5 – Il capoverdiano ci mette parecchio per ingranare, confermando di vivere un momento non ideale. Anche quando i veneti si rovesciano in avanti a caccia del pareggio, fatica tantissimo a farsi trovare libero.
Paolo Zanetti 5 (allenatore) – Il tecnico veneto lascia volentieri il possesso palla al Milan, cercando di pungere in contropiede. Nel primo tempo il piano non funziona come sperato ma l’Hellas si decide a giocare solo quando va sotto. Con un approccio diverso, le cose sarebbero potute finire diversamente.
MILAN (4-2-3-1)
Mike Maignan 6 – Qualche passaggio poco preciso, che contribuisce a creare l’unica mezza occasione dell’Hellas nel primo tempo. Per il resto, gara gestita con sicurezza.
Emerson Royal 5,5 – Bene la voglia di fare, di dare una mano ai compagni, specialmente in avanti. Meno bene le entrate in ritardo e, in generale, una certa inconsistenza in difesa.
Dall’86’ Fikayo Tomori 6 – Pochissimo il tempo che gli concede Fonseca ma il difensore inglese sembra in netto miglioramento rispetto alle ultime uscite.
Matteo Gabbia 6,5 – Primo tempo di tutto riposo ma le sue chiusure nel finale di partita sono sempre una sicurezza. Gli attacchi scaligeri finiscono quasi tutti tra i suoi piedi.
Malick Thiaw 6,5 – Poche sbavature, molta solidità, anche se gli avanti gialloblu non lo chiamano spesso in causa. Ripresa più animata, ma gestita con sicurezza.
Alejandro Jiménez 7 – La personalità del giovane spagnolo è impressionante: sia in chiusura che quando ha spazio per scatenare la sua velocità. Vista l’età, prestazione davvero maiuscola.
Filippo Terracciano 6 – Mai semplice per lui tornare al Bentegodi. Più a suo agio quando può avanzare e sfiorare l’1-0. Utile nel finale per contenere gli assalti dei suoi ex compagni.
Youssouf Fofana 6,5 – Anche se non ispiratissimo, rimane il protagonista della mediana rossonera. Talvolta avanza, prendendosi tantissime botte ma inventandosi il delizioso assist per Reijnders.
Samuel Chukwueze 5 – Che l’ex Villarreal si smazza sempre e comunque non è una novità. Altrettanto prevedibile il fatto che sia poco preciso, sbagliando qualche passaggio di troppo.
Dal 69’ Davide Calabria 6 – Pochi minuti in campo e il laterale è a terra, toccato duro. Un po’ nervoso ma comunque utile per rompere l’assedio dei gialloblu.
Tijjani Reijnders 6,5 – Parecchio in ombra, forse con la testa già al cenone di Natale per quasi tutta la partita. Appena riceve il cioccolatino di Fofana, non si lascia sfuggire l’occasione. Cecchino.
Rafael Leão 6 – Aspettarsi che diventi un ragioniere sarebbe assurdo ma un minimo più di regolarità è sicuramente benvenuto. L’infortunio è un regalo di Natale davvero poco gradito.
Dal 31’ Theo Hernandez 6 – Il ruolo nel quale lo schiera Fonseca è un po’ strano per lui ma il francese prova comunque a combinare qualcosa. L’intesa con Jiménez, però, è tutta da costruire.
Tammy Abraham 5 – Per quasi tutto il primo tempo lo senti nominare poco o niente: non è un caso. Dopo una botta nel finale del primo tempo, si vede sempre meno in campo.
Paulo Fonseca 5,5 (allenatore) – Dopo un primo tempo lento, giocato con zero fantasia, ha il coraggio di schierare Theo al posto dell’infortunato Leão. La combinazione Fofana-Reijnders sblocca la partita ma il Diavolo è ancora lontano dall’essere convincente, specialmente nel finale, quando si lascia schiacciare dagli scaligeri. Comunque importante passare un Natale tranquillo.
Livio Marinelli 5,5 (arbitro) – Il fischietto laziale inizia lasciando giocare
parecchio ma sa anche tirare fuori il cartellino quando la situazione rischia di degenerare. Discutibile quando, nel convulso finale di partita, frammenta troppo la partita intervenendo talvolta in maniera un po’ fiscale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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