Yara Gambirasio, non c'è frode processuale: archiviata la posizione della pm Letizia Ruggeri

La denuncia di Massimo Bossetti riguardava la conservazione dei 54 campioni di Dna ottenuti dagli indumenti della tredicenne di Brembate di Sopra

Yara Gambirasio, non c'è frode processuale: archiviata la posizione della pm Letizia Ruggeri
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Arriva l'archiviazione per la pm del caso di Yara Gambirasio Letizia Ruggeri. Il gip di Venezia si è infatti espresso con l'archiviazione del procedimento che vedeva il pubblico ministero indagato per frode processuale.

Il caso in esame

Il procedimento di cui stiamo parlando è partito a seguito di una denuncia presentata da Massimo Bossetti - condannato in via definitiva all'ergastolo per l'omicidio della 13enne di Brembate di Sopra - contro un giudice e una cancelleria della Corte d'assise di Bergamo. La denuncia, in sostanza, riguardava la conservazione dei reperti presentati durante il processo. Entrando più nello specifico, ad essere contestata era la conservazione dei 54 campioni di Dna ottenuti dagli indumenti di Yara Gambirasio.

I reperti sarebbero stati spostati (dall'ospedale San Raffaele di Milano all'ufficio Corpi di reato del tribunale di Bergamo) e secondo i legali che rappresentano Bossetti sarebbe stata così interrotta la "catena del freddo". In questo modo, quindi, il materiale potrebbe essere stato alterato, compromettendo la possibilità di procedere con ulteriori esami.

"Ho fatto curare con le massime cautele le 54 provette fino al passaggio in giudicato della sentenza. Nelle provette non c'è più niente che possa essere analizzato", aveva risposto la pm Letizia Ruggeri, come ricordato da Il Giorno. Tuttavia era partita l'accusa di frode processuale e depistaggio.

L'archiviazione

Arriva questa mattina la decisione del giudice per le indagini preliminari di Venezia, che ha archiviato il procedimento nei confronti di Letizia Ruggeri. Di fronte a una richiesta di archiviazione, il giudice aveva provveduto all'iscrizione nel registro degli indagati del pubblico ministero Ruggeri. Questo per fare chiarezza.

Al contempo, gli avvocati di Massimo Bossetti si erano opposti all'archiviazione. "L'ipotesi che abbiamo formulato noi, come denuncianti, è che questi reperti siano stati distrutti dolosamente, quindi volendoli distruggere, per evitare che noi li potessimo analizzare.

Se così fosse, è ovvio che questo potrebbe essere uno strumento per riaprire il processo principale, quello nei confronti di Massimo Bossetti", aveva affermato Claudio Salvagni, legale di Bossetti, ai microfoni di FanPage.

Alla fine il gip di Venezia ha deciso di archiviare il procedimento nei confronti della pm.

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