Orrore a Reggio Calabria, ragazzine stuprate e filmate per anni: arrestati tre minorenni

Le due amiche sarebbero state abusate in più occasioni, e le violenze sarebbero state registrate: ecco cosa dice l'accusa

Orrore a Reggio Calabria, ragazzine stuprate e filmate per anni: arrestati tre minorenni
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Choc a Reggio Calabria, dove è emersa una vicenda davvero agghiacciante. Due ragazzine sarebbero infatti state violentate e filmate per anni da un gruppo di giovani. Il caso è già al centro di un'inchiesta resa pubblica oggi, con l'arresto di tre membri del branco. In tutto sono 16 i soggetti fermati.

Le accuse

Il terribile caso a Seminara, un piccolo centro della città metropolitana di Reggio Calabria. Secondo quanto riferito dall'accusa, i ragazzi avrebbero più volte abusato delle due amiche, provvedendo a registrare quei momenti. I responsabili, come riferisce l'accusa, avrebbero dimostrato una "condotta orientata verso il soddisfacimento dei più biechi istinti sessuali". Stando alle informazioni trasmesse sino ad ora, gli abusi sarebbero andati avanti per almeno due anni, in un arco temporale che va da gennaio 2022 a novembre del 2023. All'epoca gli aguzzini erano minorenni.

Il branco avrebbe costretto le ragazzine a subire ripetuti atti sessuali contrari la loro volontà, e non avrebbero esitato a filmare quelli che, a tutti gli effetti, erano stupri. Non solo. I ragazzi avrebbero tempestato le vittime di insulti, disprezzando la figura femminile.

A rendere ancora più inquietante questa vicenda, sarebbe il fatto che in paese in molti sapevano, ma nessuno avrebbe tentato di fare qualcosa per paura. Pare infatti che il tutto sia avvenuto in un contesto di omertà e timore, dal momento che fra gli autori delle violenze si trovavano anche soggetti imparentati con le cosche di 'ndrangheta della Piana di Gioia Tauro.

Le indagini e il fermo

A seguito della denuncia di una delle due ragazze (che ha dato la forza anche alla seconda), sono partite le indagini, coordinate dalla Procura per i minorenni di Reggio Calabria, e portate avanti dagli uomini del commissariato di Palmi. Gli agenti hanno potuto contare anche sul supporto del Reparto prevenzione crimine Calabria Sud-Orientale di Siderno.

L'attività investigativa "Masnada", che si è servita anche delle intercettazioni telefoniche, ha portato all'arresto di sedici soggetti in tutto. I primi quattro responsabili sono stati presi lo scorso anno, a dicembre. Altri nove a settembre del 2024. Gli ultimi tre questa mattina (sabato 21 dicembre).

Gli ultimi tre giovani, come disposto dal gip, sono stati condotti in carcere, dove resteranno a disposizione dell'autorità giudiziaria. All'epoca dei fatti erano minorenni, mentre adesso hanno più di 18 anni. L'accusa è di violenza sessuale di gruppo aggravata.

Le parole degli inquirenti

"L'ambiente non ha aiutato certamente le due ragazze ad aprirsi con le forze dell'ordine. Le indagini sono state difficili perché le famiglie non volevano esporsi allo scandalo e, addirittura, hanno tentato, nel caso della prima vittima, di farle ritirare la denuncia. La forza emotiva della ragazzina è stata più potente delle violenze subite.

Ha combattuto da sola contro tutti, è stata determinata e coerente nel suo racconto", ha dichiarato Concetta Gangemi, rappresentante delle forze dell'ordine, come riportato da Il Corriere.

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