Osteria Afrodite, modernariato intelligente

Il nuovo ristorante del gruppo La Gioia in via Donatello a Milano spicca per una riproposizione intelligente di piatti italiani in uno stile Settanta-Ottanta (notevole le Coscette di rana e le Tagliatelle al tartufo) che si intravede anche in un servizio davvero empatico e cordiale, con molte preparazioni ultimate e sporzionate al tavolo, come usava allora

Osteria Afrodite, modernariato intelligente

Che cos’è che ci fa tornare volentieri in un ristorante? Un piatto ben fatto che ci ricorda la nonna, certo (le nonne sono il feticcio intoccabile di ogni idea di cucina confortevole). Un’idea che ci stimola, certo. Un conto proporzionato alla qualità e alla quantità del cibo somministrato fa sempre piacere, come negarlo?. Ma più di tutto, a mio avviso, ci predispongono a un remake di una cena un sorriso, una gentilezza, una manifestazione spontanea di empatia. La ristorazione è soprattutto questo: senso di ospitalità e calore. E anche questo è un fattore che può spiegare l’allontanarsi di molto pubblico dalle cerimonie del fine dining, che prevedono nei loro codici un servizio professionale sì ma troppo spesso compassato e verboso.

Osteria Afrodite, le Tagliatelle al tartufo
Osteria Afrodite, le Tagliatelle al tartufo

Tutta questa premessa per raccontare la mia serata in un locale aperto un paio di mesi fa a Milano, in via Donatello, non lontano da piazzale Loreto. Si chiama Osteria Afrodite e la cosa che mi ha più colpito è stato il copioso numero di giovani camerieri che sciamavano tra i tavoli, tutti con l’aria – credetemi – di essere felici di essere lì in quel momento a lavorare. Io sono stato servito da Alessia, ventunenne compita, professionale e cordiale nell’esatto punto in cui deve esserlo un cameriere nella linea ideale tra asetticità e confidenza. E badate: ho guardato bene – come faccio sempre - che agli altri tavoli venissero utilizzati gli stessi standard utilizzati con me, per fuga il dubbio che si trattasse di un privilegio destinato a un critico noto a qualcuno.

Osteria Afrodite, Redi Shijaku
Osteria Afrodite, Redi Shijaku

Davvero mi ha colpito questo aspetto, come mi ha colpito il fatto che alcuni dei piatti del menu prevedano la sporzionatura e la rifinitura al tavolo, un tocco da servizio anni Settanta-Ottanta che rompe la quarta parete tra chi serve e chi è servito e crea connessione e perfino interattività. Un piatto che hai visto ultimato davanti ai tuoi occhi lo mangi più volentieri, non c’è niente da fare. E a quell’epoca di modernariato gastronomico si rifà anche la cucina: “Vogliamo riportare la cucina italiana alla sua essenza, quella che abbiamo amato negli anni Settanta e Ottanta quando il cibo veniva prodotto in casa con passione e attenzione”, spiega Giovanni Russo, corporate chef del gruppo. Sono d’accordo fino a un certo punto nel vedere in quegli anni una stagione d’oro della gastronomia italiana ma certamente ci sono degli aspetti da rimpiangere e quindi riproporre intelligentemente.

Osteria Afrodite, una parte dello staff
Osteria Afrodite, una parte dello staff

Poi certo, c’è il cibo. Osteria Afrodite propone una cucina di stampo italiano, con lievi tocchi territoriali: un classico caso di osteria contemporanea però più autentica e onesta rispetto a tanti altre insegne milanesi che sembrano destinate a un pubblico distratto e desideroso di cartoline illustrate più che esperienze. Io ho incominciato con tre “appetizer”, apprezzando particolarmente le coraggiose (e molto lombarde) Coscette di rane marinate e fritte servite su un puré di patate, carnosissime e vivacizzate da un piacevole tocco affumicato. Un piatto insolito, che superato l’iniziale momento di diffidenza rappresenta un convincente modo per rivalutare una classica preparazione padana tipica delle risaie. Non male anche i Mondeghili (di vacca rossa lombarda, mortadella, Favola e salsiccia luganega) accompagnati da una elettrizzante salsa cren, mentre c’è una buona vena creativa nell’insalata di Polpo al vapore con romanissime puntarelle alle acciughe e patata schiacciata.

Tra i piatti che mi sono stati indicati come “bestseller” di Afrodite (troppo presto per parlare di “signature”) ci sono certamente le Tagliatelle al tartufo e va detto che ho capito la popolarità del piatto guardando la quantità di tartufo nero che Alessia mi ha grattugiato sopra e il prezzo tutto sommato poco milanese: 25 euro. Un buon affare (e un buon piatto). Poi ho voluto assaggiare anche la Pasta e fagioli con cozze tarantine, vongole e trigliette di scoglio, e non me ne sono pentito. Casalinghitudine in ghingheri. Per secondo mi sono affidato ai consigli di Alessia e ho scelto la Pancia di maialino sardo con uva nera e purè di topinambur, con la cotenna ben croccante anche se con la spiacevole tendenza a staccarsi dalla carne. Ho chiuso resistendo alla tentazione di uno dei sontuosi dolci che vedevo passarmi davanti agli occhi destinati agli altri tavoli (ho intravisto un Tiramisù a grattacielo che mi chiamava) scegliendo un Sorbetto al limone mantecato al tavolo e corretto con uno shot di vodka. E a proposito di alcolici, ho studiato in lungo e in largo una carta dei vini di buona fattura e della giusta misura: né troppo povera né enciclopedica (non sarebbe il posto giusto). I prezzi: antipasti tra i 17 e i 21 euro, primi tra i 19 e i 25, secondi tra i 22 e i 33 (con l’eccezione dei 90 euro della Costata di chianina al carbone, pensata per due persone). Ognuno può farsi i conti della sua cena ideale.

Come detto Osteria Afrodite appartiene al gruppo La Gioia Collection a cui già appartengono sempre a Milano La Gioia, Osteria Serafina e Al Baretto San Marco (e un quinto locale è in arrivo). Il gruppo appartiene all’albanese italiano di adozione Redi Shijaku, che così presenta il locale: “Volevamo create un luogo che unisca convivialità e ricercatezza, fondendo il calore della tradizione italiana a un’esperienza moderna e sofisticata”.

Le parole nel mondo della ristorazione si usano spesso come fossero ritornelli sanremeschi, sole/cuore/amore e tutti felici, ma questo è uno dei rari casi in cui le promesse sono mantenute.

Osteria Afrodite, via Donatello n. 9, Milano. Tel: 3338061018, e-mail: afrodite@osteriaafrodite.it. Aperto dal martedì al sabato la sera, la domenica a pranzo e a cena, chiuso il lunedì

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