Colpita da una "grave polmonite" e costretta al ricovero in ospedale. Sulle condizioni di salute di Ursula von der Leyen non si sa molto altro. A Bruxelles l'argomento è infatti tenuto sotto stretto riserbo e solo nelle ultime ore, a seguito di specifiche domande dei giornalisti (che lamentavano una scarsa trasparenza), sono state divulgate ulteriori ma centellinate informazioni sulla presidente della Commissione europea. Secondo quanto affermato dalla portavoce capo dell'esecutivo Ue, Von der Leyen "si sta riprendendo bene" nella sua casa di Hanover dopo un ricovero ospedaliero taciuto in un primo momento. Ancora oggi, tuttavia, il preciso quadro clinico della presidente e la durata della sua degenza restano notizie riservate.
Nel briefing giornaliero con la stampa, la portavoce capo dell'esecutivo Ue ha comunicato che Von der Leyen ha chiesto alla vicepresidente esecutiva, Teresa Ribera, di subentrarle fino al suo rientro. La presidente della Commissione europea dovrebbe comunque presenziare al World Economic Forum a Davos, in Svizzera, e della plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo, entrambi in agenda per lunedì 20 gennaio. Presumibilmente saranno dunque questi gli appuntamenti che segneranno il suo ritorno sulla scena pubblica dopo quasi due settimane di assenza per motivi di salute.
Secondo quanto apprende Politico, Von del Leyen era stata ospedalizzata la settimana scorsa a causa di un'influenza respiratoria. La presidente -ha spiegato solo ora la portavoce Paula Pinho - "non è mai stata attaccata al respiratore". È stato inoltre assicurato che, anche durante il periodo di malattia, la leader politica sia stata in grado di mantenersi operativa e dialogare, tra gli altri, con la presidente del Consiglio italiana, Giorgia Meloni. Certe informazioni trapelano solo ora, aprendo così un dibattito sull'opportunità che i cittadini siano aggiornati o meno sulla salute dei loro rappresentanti più autorevoli: è doveroso che il popolo sappia o è giusto che il diritto alla privacy prevalga su certe notizie strettamente personali?
Il tema non è certo nuovo. La storia recente è del resto ricca di circostanze nelle quali le condizioni di salute di alcuni governanti sono state tenute nascoste o comunicate con opportuni filtri. Il tumore alla prostata di François Mitterrand, ad esempio, fu un vero e proprio segreto di Stato sin dall'elezione a presidente nel 1981 e per tutti i 14 anni dei suoi due mandati si sottopose a terapie ormonali. Più recentemente, la Casa Bianca aveva negato un peggioramento delle condizioni fisiche di Joe Biden, fino alla sua decisione (caldeggiata da molti autorevoli dem americani) di ritirarsi dalla ricandidatura.
Negli scorsi mesi, invece, Papa Francesco aveva parlato pubblicamente degli acciacchi dovuti all'età che avanza. Rivolgendosi a braccio a un gruppo di motociclisti convenuti in Vaticano, aveva detto: "Ho bisogno di preghiere, perché il mio lavoro è molto accelerato e la mia moto è invecchiata e non funziona bene".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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