Guerra in Siria, Assad è atterrato a Mosca con la famiglia. Putin gli ha concesso asilo

Gli insorti siriani del gruppo Hayat Tahrir al-Sham hanno annunciato il loro ingresso a Damasco nelle prime ore di oggi. Assad in fuga

Guerra in Siria, Assad è atterrato a Mosca con la famiglia. Putin gli ha concesso asilo
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Dopo poco più di una settimana dall'inizio della loro offesiva, i miliziani di Hayat Tahrir al-Sham, in un video trasmesso dalla tv pubblica siriana hanno annunciato la caduta di Bashar al-Assad, dichiarando la Siria "libera dalla tirannia dopo 50 anni". Abbattuta e calpestata la statua eretta a Damasco in onore del padre del presidente, Hafez, morto nel 2000. I video mostrano decine di persone che tirano il monumento giù dal piedistallo. L'opposizione siriana ha dichiarato il coprifuoco nella capitale dalle 16.00 alle 5.00. Abu Mohammad al Jolani, intanto, è arrivato a Damasco: "Il leader Ahmed al-Sharaa (vero nome di al Jawlani) si è inginocchiato e ha baciato la terra", fa sapere Hts sul suo canale Telegram.

Mosca si rivolge all'Onu, gli Usa bombardano i campi Isis

La Russia ha annunciato di aver chiesto una riunione d'emergenza del Consiglio di Sicurezza dell'Onu domani per discutere della situazione in Siria: "In relazione agli ultimi eventi in Siria, la cui profondità e le cui conseguenze per il Paese e per l'intera regione non sono ancora state valutate, la Russia ha richiesto consultazioni urgenti a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite", ha dichiarato su Telegram il vice rappresentante della Russia presso le Nazioni Unite, Dmitri Polianski, precisando che la riunione si terrà domani.

Le forze statunitensi hanno usato bombardieri B-52 e F-15 per attaccare campi dell'Isis in Siria. Lo riporta un funzionario citato da Cnn, secondo cui gli attacchi hanno preso di mira "leader, operativi e campi dell'Isis" utilizzando più mezzi dell'Air Force, tra cui bombardieri B-52, caccia F-15 e aerei A-10. Gli attacchi "sono stati condotti come parte della missione in corso per interrompere, degradare e sconfiggere l'Isis, al fine di impedire al gruppo terroristico di condurre operazioni esterne e per garantire che l'Isis non cerchi di approfittare dell'attuale situazione della Siria centrale per ricostituirsi nella Siria centrale", ha detto il funzionario.

Le mosse di Israele

Secondo fonti OSINT, un deposito di armi nella base aerea di Mezzeh, nella capitale siriana, che conteneva armi strategiche delle forze armate siriane, è stato preso di mira e distrutto da un attacco aereo israeliano. Finora sarebbero stati colpiti la base aerea di Khalkhakah nel governatorato di Suwayda e diversi altri siti nella provincia di Daraa. L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha informato che attacchi israeliani hanno preso di mira il quartiere governativo di Damasco: gli attacchi israeliani avrebbero preso di mira un complesso di sicurezza, vicino agli edifici dell'ex regime, tra cui l'intelligence, le dogane e un quartier generale militare. Un fotografo dell'Afp ha riferito di aver visto edifici in fiamme nel complesso di sicurezza.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che le Idf si sono impadronite di una zona cuscinetto nelle alture del Golan, istituita da un accordo del 1974 con la Siria. Netanyahu ha detto che l'accordo decennale tra Israele e Siria è crollato e che le truppe siriane hanno abbandonato le loro posizioni, rendendo necessaria la presa di potere israeliana. Le Idf hanno diffuso un "avviso urgente" ai residenti di diversi villaggi della Siria meridionale. "I combattimenti nella vostra zona stanno costringendo le IDF ad agire e non intendiamo farvi del male", afferma il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba delle Idf su X. "Per la vostra sicurezza, dovete restare a casa e non uscire fino a nuovo avviso", aggiunge. L'avvertimento è rivolto ai residenti di Ofaniya, Quneitra, al-Hamidiyah, Samdaniya al-Gharbiyya e al-Qahtaniyah, tutti vicini al confine israeliano.

La "liberazione" di Damasco

"La città di Damasco è stata liberata", riferisce un uomo, vestito in abiti civili, come riportato da al Jazeera."Il tiranno Bashar al Assad è stato rovesciato. Tutti i prigionieri sono stati rilasciati dalla prigione di Damasco. Auguriamo a tutti i nostri combattenti e cittadini di preservare e mantenere la proprietà dello stato siriano. Lunga vita alla Siria". I combattenti i questione hanno condiviso un video spiegando che è stato girato dai dalla base aerea strategica di Mezzeh. Giunti a Damasco, i ribelli sono entrati nel carcere di Sednaya, centro di repressione del regime di Assad, dove hanno aperto le porte per liberare migliaia di prigionieri. I residenti della capitale hanno descritto scene di panico a Damasco, con persone che si precipitavano a ritirare denaro o ad acquistare cibo.

Alle prime luci dell'alba, una fonte vicina a Hezbollah ha annunciato il ritiro delle le sue forze dai dintorni della capitale siriana e dalla zona di Homs, di fronte all'offensiva dei ribelli contro il suo alleato Assad, precisando che il gruppo libanese "ha ordinato ai suoi combattenti nelle ultime ore di ritirarsi dalla zona di Homs e alcuni si sono spostati a Latakia (in Siria) e altri nella zona di Hermel in Libano". L'ambasciata iraniana è stata presa d'assalto dai ribelli siriani dopo la presa di Damasco, riporta la TV iraniana in lingua inglese Press TV. Un filmato sui social media mostra uno striscione con le immagini di Hassan Nasrallah e Qassem Soleimani, dopo che è stato deturpato dalla folla. Intanto, a Damasco, la folla si muove liberamente intorno al palazzo presidenziale vuoto, nessuno vigila più sull'edificio. Miliziani e abitanti simpatizzano lungo la centrale piazza Omayyade, dove si trovano gli edifici della televisione di stato siriana e lo stato maggiore delle forze armate, ma anche i carri armati lasciati dai militari in fuga.

Ore cruciali

Gli eventi sono precipitati ulteriormente nella notte, quano l'esercito regolare ha abbandonato il Paese dopo che i "ribelli" sono entrati a Damasco, annunciando la fuga di Assad per una località non rivelata, fuggendo prima degli insorti che hanno affermato di essere entrati a Damasco in seguito alla rapida avanzata attraverso il Paese. Il primo ministro siriano Mohammed Ghazi Jalali ha sostenuto che il governo era pronto a "tendere la mano" all'opposizione e a trasferire le sue funzioni a un governo di transizione."Sono a casa mia e non me ne sono andato, e questo perché appartengo a questo paese", ha affermato Jalili in un video. hanno invitato gli sfollati all'estero a rientrare nel Paese. "Dopo una tirannia di 50 anni", annunciano i ribelli, "in Siria inizia una nuova era". Abu Mohammed al-Golani, leader del gruppo ha proibito ai suoi combattenti di aprire il fuoco in aria nella capitale Damasco. Al-Golani ha inoltre invitato i cittadini a "restare lontani dalle istituzioni fino al passaggio ufficiale di consegne".

Attimi di terrore presso l'ambasciata italiana a Damasco: "Stamattina un gruppo armato è entrato nel giardino della residenza dell'ambasciatore d'Italia. Non c'è stata violenza nei confronti né dell'ambasciatore e né dei carabinieri. Hanno portato via soltanto 3 automobili e tutto è finito lì". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando con i giornalisti. L'ambasciatore Stefano Ravagnan continua a operare, benché "da remoto", per tutelare nostri connazionali. Il ministro Tajani ha chiesto che la transizione in Siria sia e resti pacifica.

Hadi Al Bahra, presidente del massimo organo politico dell'opposizione siriana in esilio, la Coalizione nazionale siriana, ha dichiarato che la situazione nella capitale è sicura, auspicando che i ribelli islamisti non prendano le armi. "Per il nostro popolo a Damasco, la situazione è sicura, a eccezione di alcune anime deboli che potrebbero approfittare di queste condizioni. Vi preghiamo di rimanere nelle vostre case", ha dichiarato il capo dell'opposizione, il cui quartier generale si trova in Turchia, in un messaggio sul suo account Facebook ufficiale. "Oh, popolo nostro di tutte le sette e religioni, sarete al sicuro finchè non alzerete le armi contro altri cittadini e finchè resterete nelle vostre case", ha aggiunto. Al-Bahra, ha dichiarato ad Al Jazeera che vi saranni incontri con i Paesi arabi ed europei e con le Nazioni Unite per concordare la fase successiva.

Curdi, Israele e Usa osservano

Incerto il futuro dei curdi nell'area: i ribelli siriani affermano di aver avviato un attacco contro le forze guidate dai curdi nella città di Manbij, nel nord della Siria, secondo una dichiarazione pubblicata oggi, ma datata ieri, su X dal Ministero della Difesa del governo siriano ad interim. I ribelli islamici hanno collaborato con i curdi per rovesciare il regime, ma ora sembrano essersi repentinamente rivoltati gli uni contro gli altri. Intanto, l'esercito israeliano ha annunciato di aver dispiegato truppe aggiuntive nelle Alture del Golan dopo l'annuncio della caduta di Damasco nella zona cuscinetto e in una serie di aree che devono essere difese per garantire la sicurezza delle comunità locali.

Gli Stati Uniti seguono con apprensione gli eventi in Siria. "Il presidente Biden e il suo team stanno monitorando da vicino gli eventi straordinari in Siria e sono in contatto costante con i partner della regione". Lo fa sapere la Casa Bianca, dopo l'ingresso dei ribelli a Damasco e la fuga del presidente siriano. Gli Stati Uniti aiuteranno la nuova leadership siriana a ricostruire il Paese, dopo la caduta del regime che ha brutalizzato, torturato e uccisò negli anni centinaia di civili. Lo ha dichiarato il presidente americano Joe Biden in un punto stampa dalla Casa Bianca. "Dopo 13 anni di guerra civile in Siria, oltre mezzo secolo di brutale controllo autoritario, il regime di Bashar al-Assad è caduto", ha detto Biden. "Le forze ribelli hanno costretto Assad a dimettersi e abbandonare il Paese.

Assad "è fuggito" dalla Siria dopo aver perso il sostegno della Russia, secondo Donald Trump in un post su Truth social, poche ore dopo l'ingresso dei ribelli jihadisti a Damasco. "Assad non c'è più. È fuggito dal suo Paese. Il suo protettore, la Russia, la Russia, la Russia, guidata da Vladimir Putin, non era più interessata a proteggerlo. Non c'era alcun motivo per cui la Russia restasse lì" sostiene il presidente eletto degli Stati Uniti, sottolineando che Mosca "ha perso ogni interesse per la Siria a causa dell'Ucraina, dove quasi 600.000 soldati russi sono stati feriti o uccisi, in una guerra che non sarebbe mai dovuta iniziare e che potrebbe andare avanti all'infinito".

Nel post, Trump afferma poi che "Russia e Iran si trovano in questo momento in uno stato di debolezza, l'una a causa dell'Ucraina e dell'economia che va male, l'altro a causa di Israele e dei suoi successi nella guerra".

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