Nuovi raid di Israele a sud di Beirut, colpita moschea a Gaza. Israele prepara l'attacco all'Iran

Notte di bombardamenti nella Striscia e in Libano. Colpita moschea a Gaza, 21 le vittime. "Ospitava sfollati", dicono fonti palestinesi. L'Idf: "Operazione precisa contro terroristi di Hamas"

Nuovi raid di Israele a sud di Beirut, colpita moschea a Gaza. Israele prepara l'attacco all'Iran
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Prosegue senza soste la guerra in Medio Oriente, con Israele impegnato su due fronti: contro Hamas, a Gaza e dintorni, e contro Hezbollah nel sud del Libano. Con sullo sfondo la minaccia sempre viva dell'Iran, nei cui confronti tutti si attendono una ritorsione israeliana dopo gli oltre duecento missili lanciati da Teheran per vendicarsi dell'uccisione del fidato alleato Nasrallah. Dire che la situazione è una polveriera è usare un eufemismo.

Almeno 21 persone sarebbero rimaste uccise a seguito di un attacco notturno delle forze israeliane Idf alla moschea di Deir el Balah, nella parte centrale di Gaza. Lo riporta la Cnn che mostra anche un video in cui si vedono delle persone impegnate ad estrarre i corpi dalle macerie. "La moschea ospitava sfollati", ha affermato il portavoce della Protezione civile locale, Mahmud Bassal. Da parte sua l’esercito israeliano ha dichiarato di compiuto un "attacco preciso sui terroristi di Hamas che stavano operando all’interno di un centro di comando e controllo" presso la moschea.

Tra sabato e domenica Israele avrebbe condotto oltre trenta attacchi nei sobborghi meridionali di Beirut. Colpiti il quartiere meridionale di Dahiyeh e Choueifat Al-Amrousieh. Diverse esplosioni sono state avvertite da alcuni operatori della Cnn presenti sul posto, mentre i giornalisti dell’Afp hanno udito i rumori dei colpi e visto colonne di fumo alzarsi dalla periferia meridionale di Beirut. Fra gli obiettivi dei raid l'autostrada principale che porta all'aeroporto di Beirut e un magazzino di forniture mediche, come ha riferito l'agenzia libanese Nna.

Secondo l'Idf nella giornata di sabato "circa 130 razzi lanciati dall'organizzazione terroristica Hezbollah hanno attraversato il Libano per entrare in territorio israeliano". La tensione è altissima ovunque. Alla stazione centrale degli autobus di Beersheba c'è stato un attacco terroristico: tre persone ferite, una è morta. Altri otto feriti sono ricoverati in ospedale.La polizia sta indagando per stabilire se l'attacco sia stato compiuto sia con accoltellamento che con colpi d'arma da fuoco da parte del terrorista.

Intanto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, alla vigilia dell'anniversario delle stragi del 7 ottobre, punta il dito contro Hamas e al contempo chiede lo stop immediato della "violenza scioccante e dello spargimento di sangue" a Gaza e in Libano. "Questo è un giorno in cui la comunità globale deve ripetere a voce più alta la nostra totale condanna degli atti abominevoli di Hamas, tra cui la presa di ostaggi", ha detto il capo delle Nazioni Unite. Oltre a chiedere il "rilascio immediato e incondizionato" degli ostaggi, Guterres chiede ad Hamas di consentire quantomeno che gli ostaggi possano essere visitati dal personale della Croce Rossa.

Nella serata di sabato Benyamin Netanyahu ha ribadito la ferma volontà di Israele nel difendersi. Al contempo ha puntato il dito contro il presidente francese Emmanuel Macron, che ha proposto un embargo verso Israele di quelle armi che utilizza a Gaza. "L'Iran è dietro tutte le minacce contro di noi. Hanno lanciato centinaia di missili contro di noi in uno dei più grandi attacchi della storia. Nessun Paese al mondo accetterebbe un simile attacco, e nemmeno Israele lo accetterà. Abbiamo il dovere e il diritto di difenderci e di rispondere a tali attacchi. Ed è ciò che faremo". E contro Macron: "Vergogna", Israele "vincerà con o senza il suo sostegno" e quello di "altri leader occidentali". Ma "la loro vergogna durerà a lungo", anche dopo che la guerra sarà vinta.

Mostrate le armi sequestrate ad Hamas

In vista dell’anniversario dell’attacco di Hamas del 7 ottobre l’esercito israeliano ha esposto in una base militare a sud di Tel Aviv migliaia di armi che sono state sequestrate ai teroristi islamici.

Recuperati da Gaza più di 5mila fucili d’assalto AK-47 (10mila sarebbero stati distrutti), oltre a droni, esplosivi, RPG, attrezzature subacquee, mitragliatrici, fucili di precisione, missili anticarro e armi fabbricate sia all’interno di Gaza che in Iran, Russia e Corea del Nord. L’esercito con la stella di David ha mostrato degli esplosivi artigianali che Hamas avrebbe usato per sfondare la barriera di confine il 7 ottobre.

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