
Interventismo statale, introduzione di nuove tasse e futuro dei centristi a sinistra. A Otto e Mezzo, il programma condotto da Lilli Gruber su La7, va in scena l’ennesima discussione tra personalità di spicco della sinistra italiana. Diverse gradazioni di rosso ma sempre di rosso si tratta. Da una parte il direttore Emiliano Fittipaldi e dall’altra il rettore dell’Università per stranieri di Siena, Tomaso Montanari. Ospite d’onore il sindaco dem Beppe Sala. A orchestrare, ovviamente, la conduttrice Lilli Gruber. Insomma, il presupposto perfetto per capire la solita ricetta lacrime e sangue della sinistra.
I temi sono quelli che la gauche mastica di più: dalle tasse ai ricchi al primato del settore pubblico, passando per il famigerato centro che dovrebbe aiutare la sinistra contro Giorgia Meloni. “Dobbiamo alzare le tasse ai ricchi?”, esordisce senza tanti giri di parole la Gruber. La risposta piccata del primo cittadino di Milano non tarda ad arrivare: “Al di là della redistribuzione della ricchezza, io mi preoccuperei di cercare di crearla. Oggi il primo problema è dato dagli stipendi decisamente bassi”. Il settore privato non viene nemmeno preso in considerazione: “Suggerisco che si cominci dal pubblico, perché per esempio la più grande azienda milanese è il Comune di Milano, con 13 mila dipendenti. Si ricominci da lì prima ancora di pensare al tema delle tasse”. Così il sindaco di Milano Beppe Sala risponde alla domanda della conduttrice facendo esplodere un dibattito con il direttore di Domani, Emiliano Fittipaldi, e con il rettore dell’Università per stranieri di Siena, Tomaso Montanari.
Nel mirino degli ospiti finiscono soprattutto i centristi, l’area che il sindaco dem dovrebbe, o almeno vorrebbe, rappresentare alle prossime elezioni politiche.“Oggi il cosiddetto centro, cioè la parte più riformista e moderata della politica, è già occupato. Quindi, o lì si trova un accordo per tirare tutti dalla stessa parte o non funziona. Nel centrodestra la distanza tra il centro, che è Forza Italia, e la destra non è siderale. Nel centrosinistra, invece, tra il M5s e Renzi-Calenda-Più Europa è siderale. Non possiamo non affrontare questi temi”. Da qui la replica della Gruber. Ma lei va più d’accordo col M5s o con Forza Italia?”, chiede Gruber.
“I galantuomini non rinnegano le amicizie – risponde Sala – Io sono molto amico di Beppe Grillo e, siccome sono un galantuomo, non rinnego questa amicizia, nonostante non sia così popolare. E ho seguito l’evoluzione dei Cinque Stelle nei tempi. Con i Meetup loro hanno fatto qualcosa di rivoluzionario”. “Quindi, il M5s deve stare dentro questo centrosinistra?“, incalza la giornalista.
“Sì, penso che debbano stare dentro – replica il sindaco meneghino – però i 5 Stelle devono accettare una proposta da parte della parte moderata e riformista del centrosinistra, altrimenti si perde”. L’eterna discussione tra proposte ugualmente fallimentari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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