"Atreju, a tro...". Scoppia la bufera sul giornalista di Repubblica. L'ira di FdI: "Sessismo"

Filippo Ceccarelli storpia il nome della manifestazione di destra e parte la parolaccia. Fratelli d'Italia all'attacco: "Un uomo che dà della tro.. a una donna è una cosa simpatica, ma solo se l'uomo è di sinistra"

"Atreju, a tro...". Scoppia la bufera sul giornalista di Repubblica. L'ira di FdI: "Sessismo"
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L'ultima frontiera dei simpaticoni di sinistra? Giocare con la parola Atreju, nella speranza di suscitare ilarità e strappare qualche sorriso, arrivando a scomodare i ragionamenti più profondi per trovare la battuta migliore. Ed ecco che il premio va a Filippo Ceccarelli, firma de La Repubblica, che si aggiudica il riconoscimento per l'impegno profuso e per l'uscita dell'anno grazie alla storpiatura del nome della manifestazione politica giovanile della destra italiana. Il tutto prende ancora più valore se si considera il luogo dell'esibizione: il salotto di Propaganda Live, il programma condotto da Diego Bianchi in onda su La7 il venerdì sera.

"Qui invece Atreju, Atreju, a troia... A perdita d'occhio, senza nessun lapsus", è stata la battutona degna di nota di Ceccarelli. A cui è seguito un "eh?!" esterrefatto del conduttore, evidentemente spiazzato e incredulo per la trovata "geniale" del proprio ospite. La prodezza verbale è stata commentata da Fratelli d'Italia, che ha pubblicato il video dell'intervento del giornalista e ha fatto notare: "Ah, ma allora si possono usare gli insulti sessisti nei programmi di sinistra?".

A colpire è l'assordante silenzio della sinistra, i cui esponenti sono improvvisamente scomparsi dalle agenzie a cui affidano i loro comunicati stampa. Dov'è finita quella solidarietà che dovrebbe essere mostrata di fronte a un'uscita del genere? Che fine ha fatto la passione spasmodica per il politicamente corretto? Perché adesso non si trova la forza per prendere le distanze da quella parola? L'imbarazzo è certamente comprensibile, ma il mutismo in questi casi stona e non poco con quell'iperattività con cui invece si portano avanti mere battaglie di facciata.

Da Fratelli d'Italia sono arrivate puntuali le dichiarazioni di solidarietà nei confronti di Giorgia Meloni. Per Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera, si tratta di una "battuta sessista" e di "un'uscita becera" e dunque si è domandato se questa volta ci sarà indigazione da parte del circuito politico e mediatico di sinistra. Nello specifico ha tirato in ballo Elly Schlein, segretario del Partito democratico: "Cosa dirà? Questo doppiopesismo è vergognoso e dimostra come il sessismo, per certa sinistra, non sia un valore da difendere sempre, ma uno strumento politico da sbandierare quando conviene. Il silenzio di queste donne non è solo complicità, ma anche ipocrisia".

All'attacco è andata anche Elisabetta Gardini - vicecapogruppo di Fratelli d'Italia a Montecitorio - secondo cui in questo modo la galassia rossa ha gettato la maschera una volta per tutte, mettendo in mostra come un certo tipo di femminismo sia a intermittenza: "Un uomo che dà della tr... a una donna è una cosa simpatica, ma solo se l'uomo è di sinistra, ovviamente".

Per la meloniana Augusta Montaruli il silenzio delle donne di sinistra è un elemento che da un lato amareggia ma che dall'altro non stupisce: "Un attacco di pessimo gusto, volto a ridicolizzare la manifestazione Atreju e Giorgia Meloni, con un'ironia volgare, discriminatoria e inadeguata. Questo episodio, l'ultimo di una lunga serie, umilia anche tutte le donne che si battono per il rispetto e l'uguaglianza".

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