Schlein attacca Meloni: "Governo in difficoltà". Ma i sondaggi la smentiscono: boom di fiducia per la premier

L'ultima rilevazione Bidimedia smonta la narrazione delle opposizioni. FdI rimane saldamente al comando e la fiducia nella premier cresce di quasi tre punti percentuali in più rispetto a gennaio

Schlein attacca Meloni: "Governo in difficoltà". Ma i sondaggi la smentiscono: boom di fiducia per la premier
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Ecco l’effetto Schlein. La leader dell’opposizione, in Italia, ha la particolare capacità di aumentare il consenso del presidente del consiglio. A nulla è servita la gazzarra delle opposizioni in Aula sul caso Almasri. Ancora a meno sono serviti i calembour da scuola elementare come “la presidente del coniglio” coniato dalla stessa Elly Schlein. Dall’ultima rilevazione Bidimedia si può facilemente comprendere come la sinistra e la realtà siano due strade parallele. FdI rimane saldamente al comando e la fiducia in Giorgia Meloni cresce di quasi tre punti percentuali in più rispetto a quattro settimane fa.

Il sondaggio Bidimedia ha il vantaggio di fare una media complessiva dei sondaggi di inizio e febbraio e, allo stesso tempo, confrontarla con quella del mese precedente. Un calcolo preciso che offre al cittadino una visione completa della situazione politica odierna. I numeri parlano chiaro. Se da un lato continua la crescita di Fratelli d’Italia, che infatti guadagna guadagna quasi mezzo punto rispetto a inizio gennaio, dall’altro è il Partito democratico a perdere terreno.

In ulteriore calo rispetto a quattro settimane fa, il partito di Elly Schlein cede 4 decimi e si attesta al 23,3%. Un crollo che lo porta a una distanza siderale rispetto al 29,6% di FdI. Terzo e in calo di un decimo il Mmovimento 5 stelle all’11,2%. Perde 3 decimi Forza Italia al 9% mentre Lega si attesta all’8,6% e Alleanza Verdi e Sinistra rimane al 6,2%. Tra gli altri rimane da segnalare la crescita sia di Azione (2,7%) che di Italia Viva (2,5%), rispettivamente di uno e due decimi, mentre ne perde uno più Europa all’1,8%.

Ma a dovere preoccupare i migliori cervelli dell’opposizione nostrana è la crescita impressionante della fiducia nel premier Giorgia Meloni. Da mesi la sinistra parla di un momento di difficoltà del primo ministro che, stando alla trama della loro narrazone, starebbe “scappando dall’Aula” per non rispondere sui dossier più complicati. Un ragionamento inziato dalla stessa leader dem che, incalzata nel merito, ha spiegato come “i nodi verranno al pettine” derubricando la leadership della Meloni a semplice propaganda”.

Solo alcune settimane fa, incalzata sull'evidente solidità dell'esecutivo, Schlein negava la realtà e auspicava un ritorno alla urne anticipato: "Elezioni anticipate? Non è escluso. Il nostro obiettivo - spiegava a Repubblica - è far finire il prima possibile un governo che non fa bene al Paese". Una versione ribadita nella sua ultima intervista al Corriere della Sera: "Sono convinta - si legge nell'intervista pubblicata oggi - che Meloni si possa battere". Evidenziano una presunta fragilità interna tra le anime del centrodestra che, alla prova dei fatti, non esiste: "Se il governo prova a distrarre l'attenzione, individuando un nemico nuovo al giorno - ha spiegato la leader dem - è per sfuggire questi problemi. È di questo che noi parliamo con gli italiani".

Dello stesso avviso l’ex avvocato del popolo Giuseppe Conte che, sempre sull’informativa sulcaso Almasri, ha parlato di “atto di grande viltà” della premier. Due visioni che si scontrano con la realtà. La fiducia nella presidente del consiglio Giorgia Meloni mantine una media del 42,3%, quasi 3 punti in più rispetto a 4 settimane fa.

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