Al terzo posto del podio dei peggiori questa settimana troviamo un giornalista: si chiama Filippo Ceccarelli, lavora a Repubblica e per molti di voi, cari podisti, sarà un signor nessuno. Invitato a Propaganda Live da Zoro ha attaccato Fratelli d'Italia con insulti da bar. Insulti che ovviamente la sinistra perbenista si è guardata dal condannare. Pur di criticare Atreju, la festa del partito di Giorgia Meloni, si è messo a polemizzare sulla durata, a suo dire troppo lunga. Peccato che nel corso dell'invettiva si è fatto prendere la mano e ha detto "Atreju, Atreju... a troia". E davanti a un Diego Bianchi perplesso ha pure sottolineato: "Senza nessun, diciamo, lapsus". Una volgarità disgustosa. Con chi ce l’avesse non è dato saperlo: la premier, le politiche di Fratelli d’Italia, le militanti? Ma poco cambia. E poco cambia che dopo giorni di polemiche abbia pure tentato un abbozzo di difesa. Ancora una volta la sinistra senza argomenti usa l’insulto come arma per attaccare l’avversario politico. Il tutto nella più completa (e colpevole) indifferenza delle femministe, dei solitamente tanto attenti gendarmi del politicamente corretto e delle dem che si indignano solamente quando a essere insultata è una di loro.
Al secondo posto troviamo Roberto Vecchioni. In trasmissione da Massimo Gramellini su La7 è intervenuto sulla morte di Ramy Elgaml, il 19enne morto al termine di un inseguimento con i carabinieri. Quando ha detto che "non si corre all’impazzata per le vie di Milano", eravamo già tutti pronti a scattare in piedi per applaudirlo. Per un nano secondo abbiamo pensato: ecco uno di sinistra che esce fuori dal coro e la dice giusta. E invece dopo una pausa ingannatrice eccolo aggiungere: "Non si corre all’impazzata per le vie di Milano dietro a due ragazzi in Vespa". Noi, e immaginiamo anche voi, siamo rimasti letteralmente di stucco. Abbiamo dovuto riavvolgere il nastro un paio di volte per digerire una castroneria simile. Due ragazzi non si fermano all'alt, ignorano le sirene che li inseguono, schizzano a tutta velocità per le strade della città, pure contromano, rischiando di ammazzare qualche malcapitato e la colpa sarebbe della volante perché avrebbe dovuto lasciarli andare indisturbati? Un ragionamento che lascia basiti. Per fortuna che a pensarla come certa sinistra non sono in molti. E infatti sono state già raccolte decine di migliaia di euro per aiutare il carabiniere ora sotto indagine per la morte del ragazzo del Corvetto.
Lontana dal podio dei peggiori Ilaria Salis proprio non ci sa stare. È più forte di lei. E così questa settimana ce la ritroviamo, ancora una volta, in vetta. Anche lei ha dovuto dire la sua su Ramy ed è persino riuscita a spararla più grossa di Vecchioni. Manco a dirlo l’eurodeputata con un passato da occupante abusiva si schiera dalla parte dei violenti. Ovviamente per lei il problema non sono i due ragazzi. Per lei il problema è la narrazione. Per lei il problema sono le condizioni strutturali. "Vorremmo - ha spiegato - che nessuno, a causa della miseria e della mancanza di opportunità, fosse spinto a rubare collanine per tirare a campare". E non una parola su tutte quelle altre persone oneste (la stragrande maggioranza) che invece per tirare a campare, guarda un po', lavorano e si spaccano la schiena. Non contenta la Salis spende buone parole pure per chi è sceso in piazza e ha spaccato tutto.
"Se gli amici di Ramy e gli abitanti del quartiere non avessero protestato - ha detto - nessuno avrebbe preso in considerazione la loro sacrosanta richiesta di verità e giustizia". Insomma, è sempre dalla parte sbagliata. Mai una volta con chi nella vita sceglie la strada della legalità.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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