Conte ci riprova, fissata la data del nuovo voto sui 5 Stelle: ecco quando sarà

Tutto inutile quello che è stato deciso dalla base pentastellata lo scorso weekend: gli iscritti al Movimento torneranno a votare online dal 5 all'8 dicembre. Toninelli: "Gli iscritti infuriati con Conte non si cancellino dal M5s"

Conte ci riprova, fissata la data del nuovo voto sui 5 Stelle: ecco quando sarà
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Il voto trionfale di domenica scorsa, poi l'altolà di Beppe Grillo di ieri pomeriggio e, infine (forse), la ripetizione obbligatoria del voto sulle modifiche statutarie del Movimento 5 Stelle. La base pentastellata tornerà quindi a esprimersi sui temi dell'assemblea costituente (tra cui l'eliminazione della figura del garante e il tetto dei due mandati elettorali) dopo la richiesta di un votazione bis avanzata dallo stesso fondatore per tentare di mettere i bastoni tra le ruote a Giuseppe Conte. E i tempi saranno piuttosto brevi: l'elezione alla quale verranno richiamati ancora gli iscritti al M5s si terrà infatti da giovedì 5 a domenica 8 dicembre.

Rispetto a quello che è accaduto lo scorso finesettimana, l'esito del voto online che arriverà tra una decina di giorni sulle nuove linee guida del Movimento rischia seriamente di non essere così scontato, visto che adesso la battaglia fondamentale sul raggiungimento del quorum (circa 45mila persone aventi diritto di esprimersi) si farà serrata. Lo ha già fatto capire immediatamente Danilo Toninelli, oramai diventato un portavoce ufficioso di Grillo, che ha lanciato un appello chiaro a coloro "che sono incazzati neri" come ha esplicitamente dichiarato a "Un Giorno da Pecora", su Rai Radio1: "Non cancellatevi dal Movimento 5 Stelle perché la vostra presenza aumenta il montante da cui partire per fare il quorum".

L'ex ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti aggiunge che in quei quattro giorno loro dovrebbero gettare "il telefonino in quei giorni, non votate. Ai 90mila cancellati dall'oggi al domani dico di fare una richiesta via mail di reiscrizione, così da aumentare il montante". Anche se sottolinea di non avere "mai parlato di brogli", precisa che semmai si tratta più che altro di "convenienza". Inoltre, quello che ha fatto Grillo "era scontato, chi si stupisce fa finta di stupirsi, Conte sapeva benissimo ma deve recitare anche il ruolo della vittima, ormai la politica è diventata uno show business", prosegue il presidente del Collegio dei Probiviri del M5s.

Nella lunga guerra che dura ormai da tre anni e che ora riguarda anche lo scontro sul nome e il simbolo. Ieri la controreplica di Conte era stata durissima, visto che parla a proposito di Grillo di un "ultimo tentativo di agire in difesa di un proprio conflitto d'interessi", nonché di un "estremo tentativo di sabotaggio: ha chiesto di rivotare, invocando una clausola feudale che si trascinava dal vecchio statuto. Insomma, è passato dalla democrazia diretta al 'qui comando io' e se anche la maggioranza vota contro di me non conta niente".

E ancora: "Potremmo contestare questa vecchia clausola, retaggio del passato e vincere con le nostre buone ragioni un contenzioso legale. Ma dobbiamo occuparci del Paese reale. Il ruolo dell'azzeccagarbugli lo lascio quindi a Grillo".

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