"Ma lei è ossessionato dal fascismo?". Terranova smonta così il prof Montanari: scontro su Meloni

Botta e risposta tra Annalisa Terranova e Tomaso Montanari sull'operato del governo Meloni. La giornalista incalza: "Lei parla solo di fascismo". Il prof: "È quella roba lì"

"Ma lei è ossessionato dal fascismo?". Terranova smonta così il prof Montanari: scontro su Meloni
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Scintille a Otto e Mezzo tra il rettore e storico dell’arte, Tomaso Montanari, e la giornalista Annalisa Terranova. L’oggetto del contendere, come spesso accade, è Giorgia Meloni e il governo che presiede. Ma non solo. A finire nel mirino del prof rosso per eccellenza sono le presunte ambiguità di Meloni nelle sue relazioni internazionali oltreoceano.

Prendendo le mosse dal saluto di Steve Bannon al Cpac, più volte ribattezzato come un saluto romano e fascista, Montanari se la prende con il primo ministro italiano. “Bannon si ispira a quella ideologia che vuole rompere il governo centrale ed esaltare le libertà individuali”, spiega Montanari. Quello che definisce un “individualismo razzista”. Il delirio ideologico è appena iniziato: “Questi saluti sono ad uso e consumo degli europei”. Ma la vera complice è Giorgia Meloni che “ha invitato Bannon ad Atreju”. “Ci sono una serie di fotografie con Giorgia Meloni abbracciato, ha lavorato con Matteo Salvini, ha lavorato per risvegliare in Europa il fascismo”.

Da qui la precisazione della Terranova. “Meloni cosa pensa del fascismo l’ha già detto ma è conveniente far finta che non l’abbia detto. Meloni ha già preso le distanze dal fascismo”, sottolinea. Descrivere così Bannon, secondo la Terranova, è “strumentale”. Ma la giornalista attacca direttamente Montanari che continua a parlare di fascismo e immaginare un nuovo Ventennio. È ossessionato dal fascismo. Per lui è tutto fascista, cerchiamo di essere nel 2025 e non nel 1925. Lei riconduce sempre tutto al fascismo, alla propaganda e alla semplificazione”.

Ma la replica di Montanari non si fa attendere: “Non è colpa di chi le ripete ma di chi le dice, secondo lei? Io sto parlando di un governo che vuole mettere le mani sul potere giudiziario”. Poi, a stretto giro, arriva la conclusione: “Chiamalo come le pare, non chiamarlo fascismo ma è quella roba lì”.

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