L'Europa studia l'accordo siglato tra Italia e Albania sull'immigrazione, un vero e proprio modello che sta via via catalizzando l'attenzione di diversi leader. A partire da Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, secondo cui con l'avvio delle operazioni previste dal protocollo si potrebbero trarre lezioni pratiche. Mentre in molti ragionano sull'idea di sviluppare centri di rimpatrio al di fuori dell'Unione europea, c'è chi impugna la bacchetta nella convinzione di impartire lezioncine al nostro Paese. È il caso del premier spagnolo Pedro Sanchez, fortemente critico verso l'asse Roma-Tirana, le cui considerazioni hanno trovato l'immediata replica di Matteo Piantedosi. Che non le ha mandate a dire.
Sanchez ha fatto sapere che il governo spagnolo non è favorevole all'approccio previsto dal Memorandum Italia-Albania: "Sono formule che non affrontano nessuno dei problemi e ne creano di nuovi". Tradotto: sono solamente proclami ma non sono in grado di risolvere l'annoso tema dell'immigrazione sulle nostre coste. Anzi, lo peggiorano. Chissà perché, però, anche a sinistra c'è chi plaude all'iniziativa ideata dall'esecutivo guidato da Giorgia Meloni. La soluzione di Sanchez? "Una visione molto più focalizzata sulla dimensione esterna del fenomeno migratorio". Che, nei fatti, non si sa bene cosa significhi precisamente.
Al cartellino giallo estratto dal premier spagnolo è seguita la replica di Piantedosi che, intervistato da Corrado Formigli a Piazzapulita su La7, non ha usato giri di parole ed è andato dritto al punto: "Trovo singolare... Un Paese che qualche volta ha sparato addosso ai migranti che dal Marocco cercavano di varcare il confine tra il Marocco e la Spagna...". Ad esempio ad agosto del 2018, a Ceuta, alcuni migranti sono stati respinti con proiettili di gomma.
Il titolare del Viminale ha poi rincarato la dose e, smascherando l'ipocrisia di chi ha disapprovato la soluzione italiana, ha sganciato una nuova bordata: "Credo che la Spagna debba fare ragione dell'equilibrio di alcune considerazioni rispetto alle politiche concrete che attua per il contenimento dell'immigrazione irregolare sul proprio territorio".
Mentre nell'Unione europea serpeggia l'idea di creare un "hub" in Uganda per i richiedenti asilo dell'Africa subsahariana, il Partito democratico continua la sua campagna al veleno contro l'intesa tra Roma e Tirana.
E resta lo spettro di un possibile intervento dei magistrati. E su questo piano Piantedosi ha fatto capire che, se qualcuno dovesse bocciare il trattenimento in Albania, a quel punto si impugnerebbe la decisione giudiziaria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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