Un atto vile e intimidatorio nella notte ha colpito Francesco Ventola, il cui portone di casa è stato bruciato mentre era in casa con la sua famiglia a Canosa di Puglia. Per fortuna non ci sono stati feriti nell'attacco ricevuto dall'abitazione dell'europarlamentare di Fratelli d'Italia, ma resta la grande paura e lo sgomento per un gesto che avrebbe potuto provocare gravi danni a cose e soprattutto a persone. Sul posto sono prontamente intervenuti sia i vigili del fuoco sia gli agenti della polizia. "Non è stata una notte facile e lo spavento rimane. Non voglio fare congetture, confido nell'attività investigativa e inquirente che saprà individuare i responsabili", ha affermato Ventola.
Dalle prime ricostruzioni non è ancora chiaro se si sia trattato di un lancio di una molotov o di un liquido infiammabile che qualcuno avrebbe cosparso sul portone prima di appiccare le fiamme per poi darsi alla fuga. Nelle prossime ore bisognerà fare luce sulla vicenda e provare a ricostruire la dinamica dei fatti; potrebbero rivelarsi fondamentali eventuali testimoni e soprattutto le immagini catturare dalle telecamere di videosorveglianza installate nei paraggi.
Sull'episodio è intervenuto Ignazio La Russa, secondo cui le modalità ricordano "quanto avvenne nel lontano 1973 ai fratelli Mattei, nel quartiere di Primavalle a Roma, i quali persero la vita dopo un incendio appiccato nel cuore della notte alla porta di casa". Il presidente del Senato ha espresso "la vicinanza più sentita" a Ventola e alla sua famiglia. Il governatore della Puglia, Michele Emiliano, ha assicurato: "Al fianco di Francesco Ventola c'è la Regione Puglia, ci sono le istituzioni, ci sono tutti i pugliesi che rifiutano queste logiche violente e intimidatorie".
Il coro di solidarietà si è immediatamente sollevato in Fratelli d'Italia. Carlo Fidanza e Nicola Procaccini, capodelegazione di FdI a Bruxelles e copresidente del gruppo Ecr al Parlamento europeo, si sono detti convinti del fatto che Ventola non si lascerà intimidire da ciò che ha subìto: "È un politico innamorato del suo territorio e stimato per capacità e moderazione. Auspichiamo che le indagini già avviate dalle autorità competenti facciano presto chiarezza su questo gravissimo episodio e ne assicurino i responsabili alla giustizia". Sulla stessa linea Forza Italia: "Siamo sicuri che l'amico Francesco non si farà intimidire e proseguirà col il consueto rigore la sua attività politica ". Potito Perruggini Ciotta, coordinatore dell'Osservatorio nazionale Anni di piombo per la Verità storica, all'Adnkronos ha auspicato "che non sia l'inizio di una escalation".
Ha fatto sentire la propria voce anche Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, che ha fatto notare come tutto ciò sia il "sintomo di un clima intimidatorio che però non ci spaventa e non scalfisce la nostra determinazione".
Condanna e vicinanza sono arrivate pure dal gruppo di Fratelli d'Italia in Regione Puglia, che si è appellato alla polizia e alla Procura di Trani affinché riescano a individuare al più presto i responsabili: "Conosciamo da sempre Francesco come uomo, i suoi concittadini lo hanno apprezzato come sindaco della sua città e presidente della Provincia Bat, ma noi lo abbiamo conosciuto come consigliere prima e poi capogruppo e sappiamo che ogni sua azione politica è improntata alla serietà, prima ancora che nelle indiscusse capacità".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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