"Siamo ancorati ai principi antifascisti". E il Comune fa sostituire la luminaria "Xmas"

A Villa di Verucchio, frazione di Verucchio, una sterile polemica social sulla luminaria ha spinto il sindaco a rimuoverla e sostituirla "per evitare fraintendimenti". L'opposizione: "Un cinepanettone"

La scritt Xmas in smantellamento a Villa Verucchio
La scritt Xmas in smantellamento a Villa Verucchio
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Tanto tuonò che piovve, e così il sindaco di un piccolo comune alle porte di Rimini, eletto con il centrosinistra, ha deciso di eliminare le luminarie di Natale "Xmas" perché, spiega il Comune, si vogliono "evitare polemiche e fraintendimenti". Il nodo della questione è sempre lo stesso: la scritta, crasi della locuzione inglese "Merry Christmas", secondo alcuni potrebbe evocare la X flottiglia Mas di memoria fascista e, quindi, dare adito a confusione. A parte che "Xmas", scritto tutto attaccato, sbrilluccicante come una luminaria di Natale impone che sia e decorata con cappellini di Babbo Natale e stelline difficilmente potrebbe essere ricondotta, per una normale logica, a un corpo militare, gli unici che vedono il fascismo anche in una semplice decorazione natalizia sono tutti a sinistra.

"Oltre a indicare Natale potrebbe avere un significato fascista e richiamare la X Flottiglia Mas. Per evitare polemiche e fraintendimenti che come al solito esistono, ancorati ai nostri principi antifascisti, abbiamo chiesto che l'addobbo natalizio venga sostituito subito con un altro", ha spiegato il sindaco Laura Gobbi al Resto del Carlino. E così Villa Verucchio, frazione di poco più di 8mila abitanti del Comune di Verucchio, ha scelto di farla rimuovere. Tutto nasce da una polemica circoscritta a un manipolo di "antifascisti" da social a cui, però, l'amministrazione ha deciso di dare seguito, creando anche un precedente perché qualunque polemica social ora potrebbe esigere lo stesso trattamento.

La scritta Xmas è stata rapidamente sostituita ma, ovviamente, la scelta ha scatenato ulteriori polemiche. Piero Canarini, capogruppo della lista di opposizione "Verucchio che vorremmo", ha definito a decisione dell'amministrazione degna di "un cinepattone nel segno dei comici Massimo Boldi e Christian De Sica ambientato a Verucchio anziché nei soliti paradisi tropicali. Ricondurre una scritta di Natale a un messaggio politico ce ne vuole". La politica, ha concluso Canarini, "dovrebbe restare fuori da queste questioni e lasciare il Natale, che è una festa di condivisione e serenità per tutti. Cerchiamo di concentrarci su ciò che unisce la nostra comunità anziché su ciò che la condivide.

I problemi veri sono altri". Il caso di Villa Verucchio non è l'unico, con la differenza che altrove si è deciso di ignorare le polemiche sterili e di continuare a trascorrere in serenità i giorni che separano dal Natale.

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