Intervento sentito e accorato di Arianna Meloni ad Atreju 2024, manifestazione di Fratelli d'Italia in corso al Circo Massimo di Roma. La responsabile Segreteria politica e Adesioni di FdI ha voluto porre l'accento sulla violenza contro le donne e sulla condizione generale della donna nella società, sottolineando che "ci sono donne con percorsi di studio molto lunghi che comunque abbandonano il lavoro con i figli. Queste donne vanno aiutate e sostenute, avere un figlio non può essere un limite alle loro legittime aspirazioni". Un gap tra uomo e donne, nel mondo del lavoro, esiste ed è innegabile ma, continua Meloni, "con il governo abbiamo messo in campo delle politiche che hanno dato la possibilità di ripartire. I dati sull'occupazione sono eccezionali: più del 53 per cento di donne occupate, ma dobbiamo fare ancora di più".
Se in Italia ci fosse il 12% di donne impiegate in più, ha sottolineato, il Pil nazionale "aumenterebbe del 7 per cento". Nella prossima legge di Bilancio "le famiglie che hanno più di due figli arriveranno ad avere quasi l'asilo nido gratuito". La parità, ci ha tenuto a ribadire Meloni, "non è solo un problema di discriminazione della donna, ma deve essere più che altro equità. Noi abbiamo l'esigenza di mettere tutti nella stessa condizione affinché chiunque, donna o uomo, possa partire dallo stesso punto di partenza per esprimere il proprio talento". Un pensiero inevitabile nel trattare tematiche legate al ruolo della donna nella società è verso i femminicidi: "Abbiamo dei dati sulla violenza sulle donne che sono sconvolgenti: 285 donne uccise dall'inizio del 2023, praticamente una donna uccisa ogni tre giorni. È un dato sconcertante sul quale abbiamo l'obbligo morale e civile di riflettere come unica grande comunità nazionale".
Su questo tema, ha scandito Meloni lanciando quasi un appello a tutta la politica: "Dobbiamo avere un'alleanza", "dobbiamo mettere in piedi tutte le risorse possibili. Questi dati ci dicono che c'è chiaramente un problema culturale, ci dobbiamo lavorare tutti perché è una questione di educazione alle emozioni, ai sentimenti, nelle scuole e dentro la famiglia". C'è un obbligo, ha proseguito, "morale e civile di riflettere come unica grande comunità nazionale, dobbiamo avere un'alleanza su questo e mettere in piedi tutte le risorse possibili. È chiaramente un problema culturale". È una questione, ha sottolineato, "anche dell'esempio che diamo ogni giorno come uomini, donne e professionisti. Questo senso di responsabilità lo dobbiamo avere tutti".
Questo governo ha agito concretamente per le donne, e continuerà a farlo, rendendo strutturale "il reddito di libertà per le donne vittime di violenza che vogliono avere una loro indipendenza e denunciare.
Invito tutte quelle donne che hanno problemi nel nucleo familiare a denunciare al numero verde 1522, del quale stiamo dando ampia diffusione". Ci dobbiamo ricordare, ha concluso, "che non siamo sole, denunciare è quel momento di coraggio che diventa anche un esempio per le generazioni future e le persone che ci stanno a fianco".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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