In arrivo una fredda "palude barica": cosa accadrà in Italia nei prossimi giorni

Almeno altri 4-5 giorni con frequenti occasioni per piogge, temporali e nevicate: cos'è la "palude barica" che si sta per affermare sul Mediterraneo e gli scenari gelidi per la seconda metà di febbraio

In arrivo una fredda "palude barica": cosa accadrà in Italia nei prossimi giorni
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Dopo le ultime note di maltempo previste per la giornata di domenica 9 febbraio con piogge anche di forte intensità al Sud, l'Italia vivrà una fase meteo caratterizzata da nubi e fenomeni anche se in maniera non continua: è molto chiara la tendenza meteo per la settimana che si appresta ad iniziare dove mancherà la figura che per eccellenza garantisce stabilità atmosferica, ossia l'alta pressione.

Cos'è la palude barica

"Un po' tutto il bacino del Mediterraneo si trasformerà in una sorta di palude barica", spiega Mattia Gussoni, esperto de Ilmeteo.it. "Questo termine sta ad indicare che la pressione atmosferica si manterrà piuttosto bassa favorendo una certa instabilità con piogge e temporali frequenti: di fatto viene a mancare una figura anticiclonica in grado di garantire un tempo stabile e soleggiato". Ecco che per questa ragione, già da lunedì 10 febbraio soprattutto al Centro-Nord rimarrà il rischio di piogge e nevicate a partire dai mille metri di quota per la presenza di aria fredda in quota alimentata da una depressione polare sull'Europa centrale.

Quanto dura il maltempo

Gussoni spiega che anche nei prossimi giorni, quindi, saranno presenti frequenti temporali specialmente sulle regioni centro-settentrionali e nei versanti tirrenici. La fase meteo sarà dinamica e non certo statica come quando c'è la presenza dell'alta pressione. Le temperature non aumenteranno, ecco perché si parla di "fredda" palude barica con le minime che, in caso di cieli sereni, potranno raggiungere 0°C o scendere localmente al di sotto soprattutto sulle zone di pianura del Nord.

I "movimenti" atmosferici successivi

Da qualche giorno, le proiezioni a medio termine disegnano scenari votati al pieno inverno: se almeno fino al 14 febbraio l'Italia vivrà la fase appena descritta, gli occhi vanno puntati soprattutto alla seconda parte del mese quando potrebbero giungere sul Mediterraneo sorprese gelide dal cuore della Russia. "I due elementi che si contenderanno lo scacchiere europeo saranno, da un lato le correnti gelide presenti sul Nord Europa (specie settore Russo siberiano), dall'altro una serie di perturbazioni pronte ad investire l'Europa occidentale e parte del bacino del Mediterraneo", afferma l'esperto.

Bisognerà capire chi vincerà questo "braccio di freddo": nel primo caso l'Italia piomberebbe nell'inverno più crudo con

temperature molto basse e nevicate non escluse sulle zone pianeggianti e costiere, nel secondo caso il trend meteo sarebbe più o meno quello attuale con clima piovoso ma con la neve che potrà cadere soltanto a quote più elevate.

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