
Con la regia (anche) del centro sociale Askatasuna, al Politecnico di Torino si registra una nuova manifestazione anti-governativa. In sfrego ai principi fondamentali della democrazia, i soliti gruppi dell'estrema sinistra universitaria, tra i quali il Cua, e il collettivo pro-Palestina dell'Intifada studentesca, questa mattina ha cercato di fare irruzione nell'aula magna per impedire il discorso del ministro Antonio Tajani in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico. Nella serata di ieri hanno occupato alcune parti del Politecnico e questa mattina hanno bloccato le porte d'accesso all'aula magna, prima di essere sgomberati dalla polizia giunta al polo universitario in assetto antisommossa. Sul caso è intervenuto il ministro dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini: "La protesta è legittima ma la violenza non deve stato di cittadinanza nelle università. I violenti non devono esistere. Tutta la mia solidarietà ad Antonio Tajani che sta subendo proteste violente a Torino".
"Non nella nostra università. Blocchiamo la guerra", è la rivendicazione scritta su un manifesto. "Come studenti e studentesse del Politecnico, dopo un interessante dibattito che ha approfondito questioni legate alla fase attuale della cosiddetta tregua in Palestina, abbiamo deciso di occupare la sede di corso Duca in opposizione all'arrivo del ministro Tajani all'inaugurazione dell'anno accademico del Politecnico", si legge nella rivendicazione. Gli studenti dei collettivi hanno contestato anche l'operato del Politecnico per "la sua centralità strategica che si manifesta attraverso la stretta collaborazione con aziende come Leonardo che traggono spropositati guadagni grazie alle guerre che stanno insanguinando ogni angolo della Terra".
Questa mattina erano circa 20 gli antagonisti dei collettivi che hanno provato a bloccare gli ingressi e di avvicinarsi all'aula magna "Giovanni Agnelli", trovando però la strada sbarrata dalla Polizia di Stato, che ha impedito ogni velleitario tentativo. I manifestati sono stati respinti, ci sono stati momenti di tensione, con i manifestanti che hanno accusato la polizia di "toglierli con la forza" dall'aula magna, annunciando anche con una certa sicumera che sarebbero rimasti in presidio. "Tajani non farà la sua passerella", dicevano con certezza, per poi annunciare dopo pochi minuti che si sarebbero spostati su corso Castelfidardo, dove si trova un altro ingresso del Politecnico, anche questo presidiato dagli agenti della Squadra Mobile di Torino.
Nel frattempo alcuni antagonisti sono riusciti a penetrare nello schieramento di polizia e ad appendere, sul tetto del Politecnico, uno striscione: "Tajani non sei il benvenuto. Fuori la guerra dall'università".
Le forze dell'ordine si sono disposte in modo da non permettere ai giovani dimostranti di spostarsi dall'area dell'ingresso, in corso Duca degli Abruzzi. Alcuni attivisti sono andati a fronteggiare agenti del reparto mobile della polizia in assetto antisommossa e sono stati respinti e allontanati con gli scudi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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