La fuga, i semafori rossi e il contromano: in un video la perdita del casco di Ramy

La corsa tra le auto, lo slalom, i contromano e gli stop ignorati. Poi il casco di Ramy che vola e lo scooter che semina i carabinieri: la fuga ripresa da una delle dashcam delle gazzelle

Il casco di Ramy, a terra dopo due dossi presi a folle velocità durante la fuga
Il casco di Ramy, a terra dopo due dossi presi a folle velocità durante la fuga
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Esiste un nuovo video sull'inseguimento di Ramy Elgaml, registrato dalla dashcam di una delle gazzelle dei carabinieri, che la notte tra il 23 e il 24 novembre erano impegnate nell tentativo di fermare lo scooter in fuga. È stato mostrato in esclusiva ieri sera durante la trasmissione "Dritto e Rovescio", in onda su Rete 4 e condotta da Paolo Del Debbio. La macchina che ha registrato non è quella poi coinvolta nel successivo incidente e, infatti questa vettura dopo qualche km di inseguimento perde di vista lo scooter, che si infila in una strada laterale e viene poi intercettato dall'altra gazzella.

Dura in tutto 8 km la fuga dello scooter al bordo del quale, come passeggero, viaggiava Ramy. Una fuga folle, quella registrata nelle immagini della dashcam, in cui si vede il conducente guidare lungo le strade del centro di Milano, bruciando i semafori rossi, facendo lo slalom tra le macchine ignare di quanto stesse accadendo, tra sorpassi a destra, strade imboccate contromano e curve pericolose. Sono stati diversi gli incidenti rischiati durante la fuga dello scooter ed è proprio mentre il motorino correva all'impazzata tra le macchine che la dashcam ha registrato la perdita del casco da parte di Ramy. Probabilmente è il sobbalzo di due dossi presi a folle velocità, che fanno sobbalzare Ramy, a far perdere il casco, forse non allacciato nel modo corretto. Il conducente non si ferma, continua a guidare tra le auto per seminare i carabinieri, finché avviene l'inevitabile.

Per ragioni ancora da accertare perde il controllo dello scooter e Ramy muore. "Durante l'inseguimento speravo di riuscire a fermarmi o rallentare per permettere a Ramy di scendere. Non mi sono mai accorto che aveva perso il casco per strada", ha dichiarato Fares Bouzidi, il 22enne tunisino che guidava il TMax, al gip che lo ha interrogato per la convalida degli arresti. Ora lui è agli arresti domiciliari con l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale. È iscritto nel registro degli indagati, insieme al carabiniere che guidava l'auto, per omicidio stradale. La difesa di Fares Boudizi chiede alla Procura di esaminare "in forma integrale" il video dell'inseguimento, sottolineando la "gravità della messa in onda a 'Diritto e Rovescio' degli stralci dei video relativi alla Dash Cam installata su una delle gazzelle impegnate nell'intervento".

Gli avvocati contestano che "detti video non siano minimamente menzionati nel verbale di arresto, ma siano stati divulgati alla stampa. Risulta pacifico come l'esame di questi filmati in forma integrale sia indispensabile al corretto espletamento dell'incarico tecnico conferito"

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