Il portellone aperto e la festa in alto mare. Indagato il comandante del Bayesian

Gli inquirenti hanno interrogato James Cutfield sotto accusa per naufragio e omicidio plurimo colposo. Resta un'ipotesi plausibile l'errore umano

Il portellone aperto e la festa in alto mare. Indagato il comandante del Bayesian
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Le indagini della procura della Repubblica di Termini Imerese si concentrano sempre di più sul comandante dello yatch Bayesian James Cutfield, che è indagato per naufragio e omidicio plurimo colposo. Al momento è stato sottoposto a verbale di identificazione, in cui gli viene chiesto di eleggere un domicilio e di nominare un legale che lo può eventualmente rappresentare. Formalmente non ha ancora ricevuto l'avviso di garanzia, ma gli verrà consegnato non appena la procura conferirà gli incarichi per le autopsie delle sette vittime della tragedia di una settimana fa. Quindi, già nella giornata di oggi o domani al massimo.

Secondo gli inquirenti sarebbero state alcune manovre incaute e irresponsabili a provocare l'affondamento della barca. Inoltre, c'è l'ipotesi di un colpevole ritardo nel dare allarme. Cutfield, interrogato per una seconda volta dai giudici, continua a discolparsi. Per lui non c'era alcuna allerta meteo, non si prevedevano burrasche e quindi ciò che è accaduto esula dalla sua reponsabilità. Eppure, qualcosa deve essere andato storto perché uno yatch considerato inaffondabile sia poi colato a picco nel mare di Palermo.

Il probabile errore umano

Gli investigatori puntano il dito sul fatto che il portellone laterale dell'imbarcazione fosse aperto al momento della sciagura, particolare che avrebbe provocato l'affondamento, in teoria evitabile. In attesa degli esami autoptici sulle sette vittime del naufragio la procura sta stringendo il cerchio sugli indagati. Oltre al comandante del Bayesian, come riporta il Corriere della Sera, dovrebbero finire sotto accusa anche il suo vice e la persona di vedetta la sera della tragedia.

Il portellone aperto

"La mia personale interpretazione è che abbiano lasciato aperto il portellone laterale - ha dichiarato al quotidiano di via Solferino Franco Romani, ingegnere in pensione che aveva lavorato al progetto del Bayeisan -. Se la chiusura è totale l’acqua non può entrare. E anche in condizioni meteo molto avverse la barca rolla ma non va mai a fondo. Per questa ragione credo sia rimasto aperto il portellone laterale, dove si fanno uscire i tender. Se è andata così, quando la barca ha sbandato sono entrate tonnellate d’acqua che avranno invaso anche la sala macchine e non c’è stato più nulla da fare".

Il ruolo dell'equipaggio

Si valutano, in ogni caso, se le responsabilità siano estese anche all'intero equipaggio e ai costruttore della barca. C'è poi l'aspetto dell'allerta meteo che non sarebbe stata emanata. Ciò è vero, ma i pescatori che si sono ritirati a riva prima della burrasca, o che hanno evitato di uscire in mare, hanno testimoniato che dalle nuvole apparse in cielo era evidente che stesse per scatenarsi una bufera. Saggiamente hanno evitato il peggio.

Il comandante, che ha sicuramente l'esperienza giusta, perché non è stato prudente? Permettendo addirittura di far svolgere una festa a mare aperto? Sono queste le domande che gli investigatori hanno posto a James Cutfield, a cui si attendono risposte credibili.

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