
Il governo ha voluto dare un segnale chiarissimo proprio a ridosso dell'8 marzo: nella giornata di ieri, a poche ore dalla Giornata internazionale della donna, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera allo schema di disegno di legge sull'introduzione del delitto di femminicidio, a cui si affiancano altri interventi normativi per il contrasto alla violenza nei confronti delle donne e per la tutela delle vittime. L'iniziativa dell'esecutivo ha ricevuto l'approvazione di Franco Tramontano, padre di Giulia, la 29enne incinta uccisa a coltellate (con il bambino in grembo) dal compagno Alessandro Impagnatiello.
Il papà di Giulia, intervistato da La Repubblica, si è detto d'accordo con il provvedimento del governo guidato da Giorgia Meloni: "È una legge giusta, che ci fa piacere e di cui spero non ci sia bisogno. Nel caso di Giulia le aggravanti da ergastolo c'erano già, e sono state riconosciute. Ma questa legge ci fa sinceramente piacere. Era anche ora che si arrivasse a questo". Il testo circoscrive la specificità del reato di femminicidio, che diventa reato autonomo, punibile con l'ergastolo. Nel sistema giuridico italiano viene dunque introdotto il reato di femminicidio, da intendere come delitto commesso da chi provoca la morte di una donna per motivi di discriminazione, di odio di genere o per ostacolare l'esercizio dei suoi diritti e l'espressione della sua personalità.
Oltre al punizione, certo, vanno accompagnati anche gli sforzi per una svolta culturale. La soluzione si basa infatti pure sulla prevenzione, altro tema su cui si è soffermato Franco Tramontano: "Il rispetto, la tolleranza, il reciproco confronto devono essere la base della nostra società e dovremmo insegnarlo alle future generazioni. Da loro bisogna partire". E non va dimenticata la questione di indipendenza economica: se una vittima di violenza è assoggettata economicamente, lo è ancora di più. "Esistono fasi in cui una vittima ha bisogno di allontanarsi dal posto dove vive e viene minacciata. Ci dovrebbe essere un intervento per accompagnarla, portarla via, darle un'altra possibilità, anche dal punto di vista economico", ha spiegato il papà di Giulia.
Sul punto si è espressa anche Meloni, che questa mattina ha affidato ai suoi canali social un pensiero rivolto a tutte le donne, definite "il cuore pulsante della nostra società". Il presidente del Consiglio ha rivendicato i risultati ottenuti dal governo, a partire dall'occupazione femminile che ha raggiunto il livello più alto di sempre.
Ma la strada da fare resta tanta, anche perché nessuna deve essere chiamata a scegliere tra carriera e vita privata. "Continueremo a lavorare per creare le opportunità che permettano a ogni donna di esprimere il proprio potenziale al massimo, senza limiti e senza barriere", ha garantito Meloni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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