I punti chiave
Il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale (FMI), Kristalina Georgieva, ha elogiato la determinazione dell’Italia a perseguire la crescita economica in modo fiscalmente responsabile. L’affermazione è stata fatta in occasione di un incontro con il Ministro dell’Economia italiano, Giancarlo Giorgetti, durante le riunioni annuali del FMI e della Banca Mondiale a Washington.
La visita a Washington
Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, farà ritorno oggi a Roma, concludendo la sua visita a Washington, dove ha partecipato agli incontri annuali del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale. Il numero uno del Mef torna in Italia dopo aver co-presieduto, insieme al governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, una riunione con i rappresentanti del G7. In quest’occasione, è stato annunciato un accordo formale per l’attivazione di un prestito complessivo di 50 miliardi di euro a favore dell’Ucraina. Nel comunicato diffuso al termine della riunione, in cui i ministri del gruppo hanno sottolineato che il G7 rimarrà al fianco di Kiev per tutto il tempo necessario, si legge: “Ribadiamo il nostro impegno, in base al quale gli asset sovrani russi rimarranno congelati fino a che Mosca non metterà fine alla sua aggressione e non avrà ripagato i danni causati all’Ucraina”.
Il debito pubblico
Il tema del debito pubblico è stato evidenziato anche dal Fondo Monetario Internazionale. Infatti nel rapporto World Economic Outlook, pubblicato il 22 ottobre, l’FMI ha confermato la sua previsione di crescita dell’economia italiana per il 2024, fissata allo 0,7%, e ha leggermente ridotto la stima per il 2025, portandola allo 0,8%. L’istituto sottolinea che l’economia italiana, così come quella tedesca, continua a essere influenzata negativamente dalla debolezza del settore manifatturiero. “Tuttavia, mentre la domanda interna italiana dovrebbe beneficiare del Piano nazionale di ripresa e resilienza finanziato dall’Unione europea, la Germania è messa a dura prova dal risanamento dei conti pubblici e dal forte calo dei prezzi degli immobili”, si legge nel documento. Per quanto riguarda il debito pubblico, il rapporto Fiscal Monitor del Fmi ha previsto che il dato italiano salirà al 142,3 per cento in rapporto al Pil.
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