Trump: "Sono il 47esimo presidente". E lo staff di Kamala incolpa Biden

Il tycoon è salito sul palco per parlare ai propri sostenitori, dopo che il conteggio dei voti gli ha assegnato anche lo Stato chiave della Pennsylvania. Harris telefona a Trump per "concedere" la vittoria

Trump: "Sono il 47esimo presidente". E lo staff di Kamala incolpa Biden
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“Abbiamo fatto la storia”. Circondato dalla famiglia e dai suoi principali sostenitori, Donald Trump è salito sul palco della Convention repubblicana a Palm beach per celebrare il trionfo contro Kamala Harris. “Voglio ringraziare il popolo americano per lo straordinario onore di essere eletto vostro 47esimo presidente”, ha dichiarato il tycoon. “Lotterò per voi, per la vostra famiglia e per il vostro futuro ogni singolo giorno. Mi batterò per voi con ogni respiro del mio corpo. Non mi fermerò finché non avremo consegnato l'America forte, sicura e prospera che i nostri figli meritano e che voi meritate. Questa sarà davvero l'età dell'oro dell'America”.

Trump ha rivendicato la vittoria nonostante gli manchino ancora tre grandi elettori per raggiungere la soglia dei 270 necessari a riconquistare la Casa Bianca, ma ormai il suo successo è dato per scontato. Negli Stati chiave in cui si stanno ancora contando i voti, è in vantaggio. Il tycoon ha dichiarato che manterrà le sue promesse, a partire dal taglio delle tasse e dalla riduzione del debito federale. “Il compito che ci attende non sarà facile, ma metterò ogni grammo di energia, spirito e determinazione che ho nell'anima per portare a termine il lavoro che mi avete affidato”, ha spiegato. “Governerò con un modello semplice, promesse fatte, promesse mantenute. Manterremo le nostre promesse. Niente mi impedirà di mantenere la mia parola. A voi, il popolo, renderemo l'America sicura, forte, prospera, potente e libera di nuovo”. Poi, una frase dai toni concilianti che per molti, soprattutto i suoi detrattori che amano additarlo come un fascista anti-democratico, potrebbe essere una sorpresa: “Chiedo a ogni cittadino in tutta la nostra terra di unirsi a me in questa nobile e giusta impresa. Ecco cos'è. È tempo di lasciarci alle spalle le divisioni degli ultimi quattro anni. È tempo di unirsi e ci proveremo”.

Nel suo discorso, il tycoon ha rivendicato anche l’espansione dell’elettorato repubblicano. “Arrivavano da ogni parte, sindacalizzati, non sindacalizzati, afroamericani, ispanici, americani, asiatico-americani, arabo-americani, musulmani americani. Avevamo tutti. Ed è stato meraviglioso. È stato un riallineamento storico, che ha unito cittadini di ogni estrazione sociale attorno a un nucleo comune di buon senso”. Ha anche ricordato il suo attentato, affermando che “Dio mi ha risparmiato la vita per un motivo, e quella ragione era salvare il nostro Paese e riportare l’America alla gradezza”, e ha parlato della difficile congiuntura internazionale in cui gli Stati Uniti si trovano coinvolti. “Non vogliamo guerre. In quattro anni non abbiamo avuto guerre, io metterò fine alle guerre”.

Trump si è poi rivolto a due dei suoi maggiori supporter, Elon Musk e Robert F. Kennedy. “Abbiamo una nuova stella, una stella è nata: Elon. È un uomo straordinario, siamo stati insieme questa notte, ha passato due settimane a Philadelphia, in diverse parti della Pennsylvania, facendo campagna per me”, ha affermato, definendolo “un super genio” da tutelare. Per quanto riguarda Kennedy, Trump lo ha descritto come “un tipo straordinario” e ha spiegato che “ci aiuterà a rendere l’America di nuovo sana, ma deve lasciare il petrolio a me”.

Lo staff di Harris incolpa Biden della sconfitta

"Biden dovrà sentirsi in colpa per questo risultato", ha detto un alto funzionario della campagna di Harris alla Cnn. La decisione del presidente di rimanere in corsa nonostante la preoccupazione di molti democratici non ha dato infatti ad Harris altra scelta se non quella di "condurre una corsa insolitamente troncata".

Kamala telefona a Trump

C'era molta attesa di conoscere la reazione di Kamala Harris dopo la pesante sconfitta subita. Poco dopo le 13 (ora locale) la vicepresidente ha chiamato al telefono Trump per "concedere" la vittoria, come si dice in gergo, ossia per riconoscere che lo sfidante ha vinto, congratulandosi con lui.

Harris ha parlato al futuro presidente dell’importanza di un trasferimento pacifico del potere e dell'importanza di essere un presidente per tutti gli americani. Alle ore 16 (le 22 in Italia) è in programma il discorso della Harris ai propri elettori.

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