"Melania Trump odia il marito": cosa dice il nuovo libro choc sul presidente Usa

Trapelano indiscrezioni sul quarto libro di Michael Wolff dedicato al presidente Trump con alcuni scoop (o presunti tali) su Melania, Musk e Biden

"Melania Trump odia il marito": cosa dice il nuovo libro choc sul presidente Usa
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"Le elezioni americane sono appena finite e abbiamo già un nuovo libro del giornalista Michael Wolff". Commenta così il New York Times l'annuncio della pubblicazione negli Stati Uniti il prossimo 25 febbraio di “All or Nothing”, l'ultimo lavoro di uno degli autori che più di tutti ha scritto su Donald Trump. Il reporter ha già all’attivo tre volumi sul tycoon, ognuno dei quali ha fatto parlare di sé con rivelazioni sensazionalistiche puntualmente smentite dal repubblicano. E anche questa volta, stando alle anticipazioni fornite da Vanity Fair e dal Daily Beast, promette di far discutere. Negli Usa e non solo.

In “All or Nothing”, incentrato sul periodo della campagna elettorale, c’è posto per tutti. Da Melania Trump ai figli e agli assistenti del 47esimo presidente senza risparmiare Joe Biden, Elon Musk e i guai legali di The Donald. A catturare l’attenzione dei siti americani in queste ore sono però i retroscena relativi all’enigmatica moglie del miliardario. Wolff rivela infatti nel suo scritto la confidenza di una fonte anonima della tenuta di Mar-a-Lago secondo cui la first lady “odia fottutamente” il marito aggiungendo di essere “sconcertata dal fatto che ci sia bisogno di dirlo”.

Wolff, che spesso sembra alternare dichiarazioni rilasciate da gole profonde a sue rielaborazioni di conversazioni, sostiene che durante la campagna lo staff di Trump non sapeva nemmeno dove vivesse Melania aggiungendo che l’allora candidato del Gop non ha mai riconosciuto che “il matrimonio più pubblico della nazione stava fallendo”. La moglie del tycoon, sottolinea l’autore del libro, non è mai apparsa nei 18 mesi che hanno preceduto la convention repubblicana dello scorso luglio a Milwaukee e si è rifiutata di comparire accanto al marito nelle aule di tribunale.

Il mistero sulle apparizioni pubbliche di Melania era un elemento oggetto di discussione tra i membri della campagna di Trump, rimasti per esempio all’oscuro sino all’ultimo sulla sua eventuale partecipazione al comizio dell'ottobre del 2024 a Butler, in Pennsylvania, nello stesso luogo in cui l’allora ex presidente tre mesi prima era stato ferito all’orecchio da un attentatore. La sera delle elezioni l'ex modella slovena avrebbe fatto sapere che non si sarebbe presentata con il marito “a meno che non si fosse trattato di una vittoria assoluta”, cosa che poi invece avvenne.

È come un’ospite speciale o qualcosa del genere quando vengono visti insieme in pubblico per cena o qualsiasi altra cosa possa essere”, dichiara una gola profonda di Mar-a-Lago. Wolff scrive che neanche le persone più vicine al miliardario sono a conoscenza della “natura” del suo matrimonio e che un’unione su base "freddamente transazionale potrebbe essere difficile da spiegare” ai cittadini statunitensi. A proposito di ciò Wolff riporta che Trump non si sarebbe presentato al secondo giorno del suo processo per frode poichè temeva che il giudice gli potesse chiedere il luogo effettivo di residenza di sua moglie.

Oltre a quelle su Melania Knauss, All or Nothing” contiene tante altre rivelazioni, o presunte tali. Su Biden Trump riteneva che la sua perfomance disastrosa al dibattito televisivo di fine giugno fosse una “trappola dei democratici” e avrebbe pensato a come aiutare il rivale “a salvarsi”. Come suo vicepresidente il repubblicano, che non era convinto degli altri candidati, avrebbe preferito Robert F. Kennedy Jr. Di Musk, vedendolo saltare goffamente sul palco durante una tappa elettorale congiunta, Trump avrebbe pensato “cosa diavolo ha che non va questo tizio?”.

Dal Guardian trapela poi che Ivanka Trump e il marito Jared Kushner si sarebbero rifiutati, dopo gli attacchi di Hamas del 7 ottobre, di firmare una dichiarazione nella quale si negava l’antisemitismo del presidente che in quel periodo “sembrava incapace di offrire supporto assoluto ad Israele”. Inoltre, uno dei passaggi più curiosi del libro choc di Wolff riguarda Natalie Harp, una stretta assistente del tycoon a lui così devota da aver sollevato preoccupazioni tra i membri dei Servizi Segreti.

L’ex co-manager della campagna elettorale del Gop Chris LaCivita ha scritto su X che il lavoro del giornalista è “spazzatura totale” e il direttore delle Comunicazioni della Casa Bianca Steven Cheung ha affermato che Wolff

è un imbroglione. Inventa regolarmente storie che nascono dalla sua immaginazione malata e distorta”. Per ora non si segnalano reazioni ufficiali da parte del commander in chief o della first lady.

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