Un incarico per Musk? Cos'è il ministero "Doge" che rivoluzionerà la burocrazia Usa

L'imprenditore miliardario potrebbe ottenere un incarico da Trump, magari nella veste di radicale riformatore del pubblico impiego. Tagli ai costi e meno lungaggini: la ricetta di Elon

Un incarico per Musk? Cos'è il ministero "Doge" che rivoluzionerà la burocrazia Usa
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Ha svolto un ruolo cruciale nelle elezioni presidenziali Usa, e ora per Elon Musk potrebbero aprirsi prospettive interessanti nel cuore della politica americana. Gli occhi sono puntati non solo sul rapporto con Donald Trump, già consolidato e fraterno, ma anche e soprattutto sul ruolo che potrebbe essere affidato all'imprenditore miliardario. Da tempo si parla di un compito di prestigio riservato all'amministratore delegato di Tesla e Space X; nelle prossime settimane il tycoon dovrà puntellare la sua squadra di fedelissimi e scopriremo se le voci verranno confermate.

Il profilo di Musk potrebbe essere speso per la Pubblica amministrazione, seguendo la ricetta che in questi anni gli ha consentito di imporsi nel mondo: innovazione e industrializzazione delle tecnologie, abbinando produttività e basso costo. Non a caso potrebbe prendere la guida del Doge, l'acronimo che sta per Department of Government Efficiency. Nei fatti si tratterebbe di una sorta di ministero dell'efficienza.

Un altro incarico ipotizzato nei giorni scorsi è quello di segretario per la riduzione dei costi. Se dovesse prendere il timone della task force potrebbe apportare tagli drastici per ridurre quella spesa inutile che penalizza gli americani, oltre che ridimensionare in maniera massiccia le normative governative che ingolfano il sistema e prolunga i tempi della burocrazia. Insomma, indosserebbe i panni da radicale riformatore del pubblico impiego.

Gli imponenti tagli alla spesa pubblica seguirebbero una filosofia precisa: il primo passo da fare è quello di spendere molto meno. Questo anche per far sì che The Donald possa mantenere la promessa sugli sgravi fiscali. Poi ci sarebbe il secondo passo: togliere dal tavolo tutti gli ostacoli burocratici che infastidiscono i cittadini degli Stati Uniti e che creano lungaggini inutili. Un altro piano di azione potrebbe prevedere generosi pacchetti di buonuscita ai dipendenti pubblici licenziati.

Già ora si aprono diversi interrogativi, destinati a moltiplicarsi se davvero Musk dovesse ricevere un compito da Trump.

A partire dal possibile conflitto d'interessi: un imprenditore potrebbe essere allo stesso tempo un consulente privato che interviene nell'ambito pubblico? Dubbi che andranno sciolti, così come bisognerà vedere se le indiscrezioni emerse in piena campagna elettorale diventeranno realtà o se Elon resterà fuori dal team del tycoon. L'unica certezza al momento è l'impatto di Musk sul voto Usa, uno dei tanti fattori che ha permesso al candidato dei Repubblicani di imporsi su Kamala Harris e di tornare alla Casa Bianca.

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