Per l'Onu la polizia francese è razzista. Perché la sinistra non si indigna?

Il report dell'Ecri provoca comode reazioni. Ma i giornali di sinistra tacciono sulle posizioni dell'Onu che critica l'operato degli agenti francesi. La M di Meloni è diversa da quella di Macron?

Per l'Onu la polizia francese è razzista. Perché la sinistra non si indigna?
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Fibrillazione a mille su alcuni fogli di opposizione al governo. Titola, uno fra tanti, Repubblica: “Razzismo nella polizia”, si affianca La Stampa “”In Italia deriva razzista”. Il documento dell’Ecri sta provocando comode reazioni.

Però, c’è sempre un però, segnalo la seguente posizione dell’Onu sulla Francia: "Attacchi contro i migranti, profilazione razziale, violenza della polizia. Il Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu ha esaminato per più di tre ore la situazione dei diritti umani in Francia. Un gran numero di paesi, tra cui Stati Uniti e Tunisia, hanno chiesto alla Francia di aumentare i suoi sforzi per combattere la violenza e la discriminazione razziale. “C’è un aumento del razzismo e della xenofobia”, ha accusato il rappresentante cinese, che ha invitato la Francia a smettere di adottare “misure che violano i diritti dei migranti”. Brasile e Giappone hanno criticato "la profilazione razziale da parte delle forze di sicurezza", mentre il Sudafrica ha invitato le autorità francesi "a prendere misure per garantire indagini imparziali da parte di organismi esterni alla polizia in tutti i casi di incidenti razzisti che coinvolgono agenti di polizia".

Durante l’esame periodico della Francia dinanzi alla commissione incaricata di verificare l’applicazione del Patto internazionale sui diritti civili e politici, composta da 18 esperti dell’ONU, Yvonne Donders, la vicepresidente, ha constatato che questo paese “ha dichiarato di non riconoscere una pratica diffusa di controlli di identità basati sulla razza e sull’etnia, il comitato continua a ricevere informazioni preoccupanti sul razzismo sistemico e sulla persistenza della profilazione razziale ed etnica (…) e sull’inadeguatezza delle procedure di gestione dei reclami.

Il comitato è stato informato che le persone di colore sono soggette a controlli d'identità da parte della polizia circa 20 volte più spesso degli altri cittadini".

Allora come la mettiamo signori della Gedi e compagni? La M di Meloni è diversa dalla M di Macron? Perdinci, anzi parbleu!

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