Duello Report-Sangiuliano. I pm acquisiscono l'audio

Sulla conversazione "rubata" tra l'ex ministro e la moglie indaga la Procura di Roma. Il Garante apre un'istruttoria

Duello Report-Sangiuliano. I pm acquisiscono l'audio
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Due Procure stanno analizzando la puntata di Report dell'altra sera che ha mandato in onda un audio rubato. Dopo la Procura di Torre Annunziata, di cui abbiamo dato conto ieri, anche quella di Roma avrebbe acquisito ieri mattina la registrazione della trasmissione di Sigfrido Ranucci (nella foto) dedicata all'ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano. La cui telefonata con la moglie Federica Corsini, giornalista del Tg2, è stata divulgata in spregio alla deontologia e alla legge pur non avendo alcuna attinenza con le indagini della magistratura, tanto che anche il Garante della Privacy avrebbe messo in piedi un'istruttoria urgente. L'audio originale trasmesso è stato tolto - pur lasciando i contenuti - in autotutela, come fosse «sequestrato». Verrà acquisito anche l'audio della telefonata tra Maria Rosaria Boccia e il consigliere diplomatico del ministero Clemente Contestabile, in cui si parla dell'organizzazione del G7 della Cultura della scorsa estate a Pompei. Il ministro è indagato per peculato - dopo l'esposto di Angelo Bonelli dei Verdi - perché avrebbe pagato alcuni viaggi alla Boccia, e per rivelazione di segreto d'ufficio, dandole accesso a documenti riservati come alcune informazioni sensibili relative agli spostamenti dei ministri al G7.

L'ex collaboratrice del ministro della Cultura intanto minaccia la Rai e chiede all'ad Giampaolo Rossi («so che tra lei e Sangiuliano ci siano rapporti personali piuttosto stretti», sibila la Boccia) di «bilanciare la narrazione» in quanto la donna di sentirebbe danneggiata dalla ricostruzione della sua persona che sarebbe venuta fuori dopo l'intervista di Sangiuliano al Tg1, nel quale secondo la Boccia il politico avrebbe diffuso «notizie false, poi smascherate proprio dalla puntata di Report», ignorando colpevolmente «menzogne, pressioni indebite e conflitti d'interesse» di cui si sarebbe macchiato lo stesso Sangiuliano. Quando all'audio rubato «quella conversazione privata, seppur dolorosa, ha il merito di mostrare con chiarezza il ruolo effettivo della moglie del ministro nella mia storia», visto che la telefonata sarebbe stata fatta ascoltare dal ministro alla donna per fornirle una giustificazione sul motivo per cui era stato costretto a rinunciare alla sua nomina come consigliera. In soldoni, la Boccia chiede di essere intervistata anche lei dal Tg1 con «uno spazio televisivo adeguato e di pari risonanza rispetto a quello concesso al ministro». «Quand'anche ci fosse l'ok di Sangiuliano, a parlare è anche un'altra persona», ci dice la fonte. Ma chi ha dato la telefonata a Report? La Boccia? È quello che chiede ai pm di scoprire l'avvocato Silverio Sica, legale di Sangiuliano: «Accertare chi abbia consegnato queste registrazioni illecitamente carpite e ancor più illecitamente consegnate». «Che c'entrava la moglie - tuona Sica - con queste diffusioni si sta superando ogni limite», ribadisce il legale, convinto che si tratti di «interferenze illecite nella vita privata». «Ma l'audio non è rubato», si difende Ranucci.

Secondo una fonte interna alla Procura di Roma, il reato su cui invece si dovrebbe indagare è la violazione conclamata dell'articolo 615ter, ovvero la captazione abusiva di una conversazione privata: «Chiunque abusivamente si introduce in un sistema informatico o telematico protetto da misure di sicurezza ovvero vi si mantiene contro la volontà espressa o tacita di chi ha il diritto di escluderlo, è punito con la reclusione fino a tre anni», dice il codice, per cui si procede d'ufficio se «i sistemi informatici o telematici sono di interesse militare o relativi all'ordine pubblico o alla sicurezza pubblica o alla sanità o alla protezione civile o comunque di interesse pubblico» per cui la pena è, rispettivamente, della reclusione da tre a dieci anni e da quattro a dodici anni.

A Ranucci arriverà a breve una segnalazione dell'Agcom e potrebbe essere anche chiamato al Consiglio di disciplina dell'Ordine a difendersi. Si muove anche la Vigilanza Rai: «Violenza sulla Corsini, ho firmato l'esposto», annuncia Maurizio Gasparri. Mentre gli ascolti di Report sono precipitati all'8,4% dal 13% dell'esordio. Ne valeva la pena?

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