Con la partenza di Zelig e Ballando con le stelle è
finalmente decollata la nuova stagione, anche
se Miss Italia (condivisibilissima la bocciatura
di Aldo Grasso) ha reso un po’ atipica la prima settimana
di duelli. Ma già fin d’ora si può azzardare che la
Rai dovrebbe aggiudicarsi le serate di domenica e
lunedì (fino a quando Canale 5 non sparerà le sue
fiction migliori), mentre Mediaset vince il martedì
(con Ciao Darwin), il venerdì (Zelig di poco su Ballando)
e il sabato (C’è posta per te). Più incerti il mercoledì
(in Rai le partite di Champions e L’Isola, su Mediaset
film e Dr. House) e il giovedì (Fuoriclasse contro
Distretto di polizia). Intanto, un primo verdetto è sicuro:
tranne casi eccezionali, le serate si vincono con il
24-25 per cento di share e il muro del 30 è sempre più
irraggiungibile. Nelle stanze dei direttori la chiamano
«sindrome del 30». Il fatto è che le idee scarseggiano
e che quelli di Sky saranno pure nano-share, ma sono
tanti e, sommati, rosicchiano. Messe a dieta, le reti
generaliste devono accontentarsi dei magro-share.
Santoro e Vespa, stesso ospite Sei punti in meno di share
(13.26 contro 19.45 per cento) ma il doppio esatto di
telespettatori (3 milioni
215mila contro 1 milione
654mila): sono i numeri registrati
dalla doppia apparizione,
giovedì scorso, di Daniele
Pellicciardi, figlio dei
due coniugi trucidati nell’agosto
scorso nel trevigiano,
ospite prima di Annozero
e poi di Porta a Porta. Andate
a chiedere a quel ragazzo
che ha visto i suoi genitori
uccisi da due rumeni
e un albanese uscito dal carcere
grazie all’indulto che
cosa pensa di quella legge,
aveva sparato Grillo da Bologna
il giorno del V-day. Detto fatto: Michele Santoro
e Bruno Vespa lo hanno convocato in studio, nella
stessa sera. Domanda: il coordinamento dei palinsesti
Rai esiste ancora?
L’ubiquo Costanzo A proposito di ubiquità, clamorosa
quella di Maurizio Costanzo, sempre giovedì. In contemporanea
era ospite de I recuperanti di Raitre e, su
Canale 5, conduceva il suo Mcs, ospiti Montesano,
Mughini e Michelle Ferrari, pornostar autrice di Volevo
essere Moana.
La scrivania di Cappon Pensando al direttore generale
Claudio Cappon, alcuni maligni di Viale Mazzini hanno
letto come una conferma dei loro sospetti la tesi
divulgata qualche giorno fa da Eric Abrahmson, l’autore
di Caos perfetto secondo il quale si deve diffidare
della produttività di chi ha la scrivania troppo in ordine
- come ce l’ha Cappon - impiega più tempo per
trovare le carte o deve sempre farsele portare.
Rispunta Maffucci Tra i consulenti di Tv Talk, il programma che Massimo Bernardini realizza per Rai educational, si rivede Mario Maffucci (a titolo gratuito, sottolinea Minoli), storico capostruttura del varietà di Raiuno.
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