Oggi come oggi non puoi stare tranquillo neppure se sei figlio di Bill Gates. Quando Jennifer, 14 anni, primogenito di Mr Microsoft, ha letto il titolo sul Sun («Bill Gates: I miei soldi? Li lascerò tutti ai poveri»), cè mancato poco che gli venisse un coccolone. Il tempo di riprendersi e Jennifer ha subito convocato i fratelli minori Rory, 11 anni, e Phoebe, 8 anni, sventolandogli il giornale sotto il naso. Ma sia Rory sia Phoebe - complice forse letà troppo giovane - non hanno fatto un plissé. Jennifer ha tentato di incalzati: «Ma avete letto... O no?»; ottenendo però come risposta solo un «Embè?» da Rory e un «Io torno a giocare alla Playstation...» da Phoebe. Allora Jennifer ha preso la grande decisione. Fatto un bel sospiro, è entrato nello studio del padre; e gli ha chiesto a muso duro: «Papà, ma è vero che lascerai tutti i soldi ai poveri?».
Bill - colto alla sprovvista - prima ha barcollato, ma poi si è subito rimesso in equilibrio: «Proprio tutti no, ma buona parte sì...». Insomma, come se avesse sottinteso: «State tranquilli che qualcosa ci sarà anche per voi...».
Un «qualcosa» che - considerata lentità del patrimonio di Bill Gates (circa 34 miliardi di dollari, miliardo più miliardo meno) - garantirà ai figli comunque una vita da nababbi.
Al netto della demagogia, quelle del più grande tycoon informatico sono parole che dividono. Giuste o sbagliate? Finora - per la verità - si tratta semplicemente di chiacchiere. Ma tanto può bastare per limmancabile «dibattito».
«Non intendo lasciare la mia fortuna in eredità ai figli, preferendo invece investire nel futuro e sostenere progetti a favore dei Paesi più poveri», ha assicurato il riccone con la faccia da sgobbone. Uno che la sa lunga anche in tema di strategie di comunicazione; e che ha sicuramente calcolato come certe frasi-choc possano finire sui media di tutto il mondo. Non che Bill abbia bisogno di pubblicità, ma - ogni tanto - un po di réclame gratis non guasta mai... Soprattutto se la sua dichiarazione cade «casualmente» nel giorno in cui a New York si apre il vertice mondiale sugli «Obiettivi del Millennio, per sconfiggere la povertà e garantire istruzione e salute ai più poveri del mondo». Insomma, uno di quei bla bla terrificanti dove si spendono milioni di dollari per parlare di miseria. E sarà anche per questo che Gates non ha avuto scrupolo di rincarare la dose a base di zucchero filantropico: «Non credo sia una buona idea dare i soldi ai miei figli, non sarebbe giusto nè per i miei figli nè per la società».
Da anni Gates dona parte della sua ricchezza per sostenere i progetti a favore dei più poveri, attraverso la Bill & Melinda Gates Foundation.
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