Una parte rilevante della magistratura calabrese non è affatto estranea al sistema criminale che gestisce affari in Calabria. Lo ha detto Luigi De Magistris, giudice del Riesame di Napoli, in unintervista a Sky Tg24. E ha continuato: «Senza una parte della magistratura collusa, la criminalità organizzata sarebbe stata sconfitta. E il collante in questo sistema sono i poteri occulti che gestiscono le istituzioni. Io stavo indagando su questo fronte e ritengo che uno dei motivi principali del fatto che io sia stato allontanato dalla Calabria risiede proprio in questi fatti».
Luigi De Magistris ha perso il 16 settembre scorso il suo incarico da pubblico ministero della Procura di Catanzaro per assumere quello di giudice del riesame a Napoli. A chiedere il trasferimento di De Magistris era stato lallora ministro della Giustizia, Clemente Mastella, circa presunte irregolarità da parte del pm nella gestione delle inchieste Why Not, Poseidone e Toghe Lucane. Solo gli atti di questultima erano rimasti a De Magistris, mentre Why not fu avocata dalla Procura generale e la delega per Poseidone gli fu tolta dallallora procuratore di Catanzaro, Mariano Lombardi.
Il Csm, al termine del procedimento, accogliendo solo in parte le richieste della Procura generale, ha deciso nel gennaio scorso la sanzione della censura ed il trasferimento di sede e di funzioni per il magistrato.
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