Roma - Occhio a non confidar troppo sul potere delle strisce pedonali, anzi bisogna fare attenzione quando si attraversa la strada. Perché il pedone distratto è sempre colpevole anche se viene investito e l’incidente ha conseguenze letali. Lo sottolinea la Cassazione che nega la possibilità di risarcimento nei confronti dei pedoni distratti che non danno la possibilità a chi è al volante di evitare di investirli. In questo modo la terza sezione civile ha respinto il ricorso dei famigliari di Vincenzo A., morto in seguito a un incidente stradale il 4 agosto del 1996 mentre attraversava la via Discesa Cordoglio a Napoli.
La sentenza Come ricostruisce la sentenza di piazza Cavour, l’uomo, dopo essere sceso dal marciapiede, accingendosi ad attraversare, avvistata una Golf condotta da Giovanni M. vi risalì rinunciando a oltrepassare la strada e poi distrattamente ridiscese andando a urtare contro la fiancata destra della vettura. Il pedone morì per le lesioni riportate. Da qui la richiesta di risarcimento da parte dei famigliari.
Risarcimento negato dalla Corte d’Appello e dalla Cassazione che ha evidenziato che "sulla base degli accertamenti compiuti il comportamento di Vincenzo A. era stato del tutto imprevedibile, sicché nessuna responsabilità può essere addebitata al conducente dell’autovettura che non fu in grado di compiere nessuna manovra di emergenza per evitare l’incidente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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