L'equitazione, insieme al golf, è uno sport considerato di lusso per eccellenza. Negli ultimi anni il legame tra alta moda ed equitazione è diventato sempre più stretto.
La Maison Christian Dior, per la propria collezione primavera estate 2010, si è ispirata ai vestiti che indossavano le amazzoni negli ultimi anni del diciannovesimo secolo. Da sempre la casa di moda Gucci è associata al glamour sportivo del mondo dell'equitazione. Diversi simboli di questo sport, dal morsetto al nastro a strisce ispirato al sottopancia delle selle, sono stati ripresi e successivamente trasformati in icone di design.
Per Danny Wise è tutta un’altra storia. E’ l’alta moda, il lusso sfrenato, lo stile e il glamour che irrompono nel mondo dell’equitazione portando nuovi spunti e materiali propri dell’alta moda.
Stilista eccentrico ed eclettico, Danny Wise accanto alla propria affermata linea di alta moda e couture, da diversi anni realizza capi e accessori unici per chi ama e vive l’equitazione. Giacche e pantaloni, stivali, borse e bauli ai vertici dell’alta qualità. La produzione e la creatività non si limitano solo all’abbigliamento ma spaziano anche ai finimenti, alle selle e ai sottosella rigorosamente coordinati, realizzati con materiali di assoluto pregio. Pezzi unici per sognatori e sognatrici e solo pochi fortunati.
Quando il lusso non ha confini si pensa a Danny Wise, un artigiano del lusso, educato fra Los Angeles e Palermo. Parliamo di un uomo che è riuscito a scalare la vetta del successo internazionale senza avere un cognome altisonante o famoso. La storia di Danny Wise ci piace perché è la tipica favola del self-made man, l'uomo che si è fatto da solo e che veste le più importanti dive del cinema e dello spettacolo americano.
Star del calibro di Jodie Foster, Demi Moore, Elisabeth Taylor, Liza Minnelli, Barry Withe si sono affidate alla creatività e allo stile di Danny Wise che, nel corso della propria carriera, ha vestito 3 regine, 86 baronesse, 2 duchesse e 7 principesse tra cui la mitica Lady D.
Incontriamo Danny Wise in esclusiva nella boutique di Caltanissetta, nel cuore della Sicilia, sua terra d’origine, dove nel 2007 ha costruito la roccaforte del proprio impero di moda internazionale.
Alta moda, donne e cavalli si intrecciano nella sua vita e nel suo lavoro. Quando ha iniziato a creare modelli di alto stile per l’equitazione?
Gentilissima, come ha detto già lei, le donne e i cavalli, si intrecciano nella mia vita e nel mio lavoro, veda io abitualmente dico: quando ospito un casting per la scelta delle indossatrici per le mie sfilate, per una splendida indossatrice e ormai raramente si vedono delle fuori classe, veda questa modella cammina come una cavalla di razza oppure questa no sembra un asino stanco, oppure si dice a uno splendido cavallo per intelligenza sembra una persona, d'accordo trovo una vera simbiosi, io l'ho fatta da sempre.
Nel 1993, quando la mia residenza era Milanese fui invitato a S. Siro, non per vedere una partita di calcio, ma ad assistere una gara di salto, ne fui subito colpito, ammaliato, le persone parlavano, e io ero già assente pronto a cogliere uno sguardo una posizione, un perchè del mio tutto di quel momento, ritornai giorni dopo per rivedere il posto senza quel ritmo senza quella gente, avevo ancora in mente quelle scene quei fragori; quel posto senza tutto quello che avevo visto giorni addietro, capii, cosa aveva dato il posto e cosa aveva dato l'evento, cosa quella gente aveva, cosa gli mancava e cosa avrei potuto dargli io.
Alcune giovani amazzoni erano altere, per la bellezza del cavallo che papà gli aveva regalato, ma loro, vestiti in modo firmato standard erano dei brocchi, che nella volontà di staccarsi ad sub conscio si affiancavano a un altro più alto che rientrava in un gregge, ma che li standardava ugualmente, capii' da subito cosa potevo dare: il vertice di questa piramide, la Haute couture dell'equitazione, il numero 1 o al massimo multipli differenti di una serie limitata.
Le donne vogliono essere belle, alcune guardate, ma io ho spiegato sempre alle mie amiche, non devi cercare di essere guardata.
L'importante è di non essere mai dimenticata. Poi ho fatto sempre questo.
Da dove trae ispirazione per i modelli e i materiali esclusivi?
Ho sempre amato il bello, il raffinato, il top.
Per i modelli, scelgo un periodo e lo rivisito, sa sono un Dandy, quindi vivo il futuro nel passato, lungo da spiegare, per i materiali sono uno studioso e ricercatore, cerco sempre un prodotto di base ai vertici mondiali, vado in Germania solo per il velluto, magari per il raso della stessa giacca vado nell'azienda top per i rasi in Italia, per i bottoni, in vero corno dal sud africa, effettuo una ricerca incessante.
E poi mi consenta so abbinare i colori e cambiarli di grado per renderli ancor più unici. Una volta per accoppiare degli aranci al nero passai una settimana a jaipur di notte a vedere quei colori, li guardai e li portai con me.
Pensai al blu wise, nel 1992 era quasi un viola, 20 anni fa' dicevano portava sfortuna, oggi è il colore più copiato, ma è il mio pensato 20anni fa.
Quali importanti nomi e quali grandi campioni del panorama equestre ha vestito?
Be più che grandi campioni, ho vestito dei gentleman o delle donne trasformate in raffinatissime dee amazzoni, che di sicuro quel giorno erano dei campioni di classe ed eleganza, sa io posso fare questo, non posso guidare per loro.
Come ad hollywood, ho trasformato commesse in principesse, ma poi non posso recitare io al loro posto. Mi piacerebbe fare assistenza stilistica a un campione.
Riesce a farci sognare? Ci racconti qualcosa delle particolarissime creazioni che ha realizzato…
Well, per la primavera del 2010, ispirandomi ai pantaloni dei tedeschi a palloncino, ho realizzato un pantalone da amazzone, in coccodrillo, ma a vita bassa e sulla vita bassa ho inserito dei sottilissimi passanti (spostando il baricentro ed esaltando ancor di più il busto quando si sta in sella), così scorreva dentro senza notarli, una piccola cintura in cocco anch'essa con chiusura in oro, con cabushion in rubino, tanto da poter essere sganciata, con i guanti senza problemi.
Il pantalone era strabiliante color crem-caramel e gli stivali da salto tecnici erano in cocco nero con zip sul retro coperta da due striscie verticali della stessa altezza e colore della cintura.
Fu un successo, tanto che è rimasto ancora un must della maison.
Ricordo andai con una modella a Montecarlo ci fermarono 14 persone in mezza giornata, per saper come potevano avere quel set fantastico e raffinatissimo. Possiedo anche io degli stivali da salto, tra i quali uno in coccodrillo della Luisiana, blu wise.
Ricordo li calzai in occasione dell'evento organizzato davanti il mio store siciliano appena trascorsa estate, quando ospitai alcuni amici e clienti circa 700 persone. Una cliente venuta dalla jugoslavia in rolls, mi disse che non sarebbe ripartita se non gli avessi preso le misure per uno stivale DW in coccodrillo rosa. Così feci.
Per un cliente dell'oman ho rivestito l'intera carrozza e bauli e i paramenti di tutti e 4 cavalli in cocco grigio fumo di Londra con chiusure, girelli e quant'altro in oro 3 Mk. Un lavoro da sogno, durato più di un anno. A volte arrivano delle giovanissime amazzoni che ci chiedono di rendere immortale il proprio amico destriero, chiesi di vedere il destriero, era bianco stupendo come la neve, sembrava una scultura, pensai e le risposti, una scultura non deve essere vestita, serve solo un piedistallo, feci dei paracolpi alle caviglie in coccodrillo bianco con fibbiette in oro 3 MK.
Che favola sembrava una statua di canova.
Sappiano che in fase di realizzazione un’importante campagna pubblicitaria dove l’assoluto protagonista sarà il cavallo. Riesce a darci qualche anticipazione in esclusiva?
Accennerò solo qualcosa, per non togliere l'effetto sorpresa, l'idea è picnic in paradiso senza il peccato, con i suoi frutti uno stupendo destriero in relax con la donna.
E’ nei prossimi obiettivi della sua casa di moda presentarsi in modo importante nel settore
dell’equitazione?In un modo importante ci siamo ed è da sempre d'elite nell'elite, Danny Wise è la rolls per i cavalli, ma sicuramente saremo più visibili. Grazie anche a voi.
Eleonora Origgi Il Portale del Cavallo
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