Servizi segreti Usa contro Salvini: "Fondi per il partito dalla Russia"

Il Congresso Usa avrebbe chiesto alla National Intelligence di scavare sui rapporti tra il leader russo e quello padano, in particolare guardando al presunto fiume di denaro che da Mosca arriva nelle casse dei partiti euroscettici

Servizi segreti Usa contro Salvini: "Fondi per il partito dalla Russia"

Matteo Salvini non fa in tempo a dichiarare la sua simpatia per Vladimir Putin che finisce sotto osservazione dei servizi segreti americani. Secondo un retroscena pubblicato dal quotidiano britannico Sunday Telegraph, infatti, il Congresso Usa avrebbe chiesto alla National Intelligence di scavare sui rapporti tra il leader russo e quello padano, in particolare guardando al presunto fiume di denaro che da Mosca arriva nelle casse dei partiti euroscettici.

Ovviamente la Lega Nord non è l'unica attenzionata. In cima alla lista ci sono il Front National di Marine Le Pen, quello di Jobbik in Ungheria e Alba Dorata in Grecia. Il Telegraph ipotizza quindi che tra i partiti che godono dei rubli ci sarebbe anche la Lega Nord. "Washington - scrive il Telegraph - è preoccupta della determinazione di Mosca nello sfruttare le divisioni europee in modo da minare la Nato, bloccare i programmi di difesa missilistica e revocare le sanzioni economiche imposte dopo l'annessione della Crimea.

Insomma, non molto lontano dalla "guerra fredda" vecchio stile, quando l'Urss versava soldi al vecchio Pci. Secondo gli agenti americani, Putin vuole "rompere il tessuto dell'unità europea su tutta una serie di questioni strategiche di vitale importanza".

La storia dei finanziamenti russi non è nuova. Qualche mese fa si parlò di un prestito di 9 milioni ottenuti dal FN francese dalle terre moscovite. Nel novembre 2014, una fonte rivelò all'agenzia AdnKronos che Salvini sarebbe andato in Russia da Putin per chiedere aiuti economici. Il leader del Carroccio ha sempre smentito. Ma a quanto pare i servizi segreti americani non ci credono molto.

Interrogato sulla vicenda, Salvini risponde: ""Scusatemi, vado al bancomat a prelevare un pò di rubli.

E' una cazzata, una follia come le sanzioni alla Russia - aggiunge - Fatemi vedere dove è il conto che vado a prenderli. Io vado a MOsca per difendere le imprese italiane dalle assurde sanzioni imposte dall'Europa che danneggiano soltanto noi".

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