Al via il Tour de France: ecco i protagonisti e le tappe chiave della Grande Boucle

Sabato parte l'edizione 112 della corsa di ciclismo a tappe più famosa al mondo. Vediamo quali saranno le tappe decisive, la sfida a tre per la maglia gialla e come si presenta alla Grand Depart l'azzurro Jonathan Milan

Al via il Tour de France: ecco i protagonisti e le tappe chiave della Grande Boucle

Tutto è pronto in quel di Lille per l’avvio dell’edizione numero 112 della corsa a tappe più famosa e prestigiosa al mondo, il Tour de France. La cavalcata attorno all’Hexagone è da sempre la gara che ogni ciclista sogna di vincere, anche per l’enorme eco mediatica ad essa dedicata in tutto il mondo . Dal 5 al 27 luglio, gli amanti del ciclismo di tutto il mondo saranno attaccati agli schermi per vivere le emozioni del duello tra i migliori atleti del pianeta per arrivare sugli Champs Elysees vestendo la mitica maglia gialla. Vediamo quindi cosa aspettarsi da questa edizione, le tappe chiave e come i protagonisti si stiano preparando a queste massacranti tre settimane all’insegna della fatica.

Tante montagne, poche cronometro

Dopo l’assenza dell’anno scorso dovuta alla concomitanza con le olimpiadi estive, la Grande Boucle tornerà alla tradizione, con l’arrivo a Parigi ma il percorso dell’edizione 2025 sembra fatto apposta per gli specialisti della salita, con tante scalate lunghe e complicate tra Pirenei ed Alpi. Interessante, poi, come le cronometro individuali saranno più brevi del normale: una lunga ma pianeggiante a Caen farà da contraltare alla cronoscalata a Peyragudes, che potrebbe rivoluzionare la classifica generale. Un po’ in controtendenza rispetto alle ultime edizioni dei vari Grand Tour, quest’anno l’intera corsa si terrà nel territorio francese ma non mancheranno le novità importanti.

Tour de France 2025 percorso

Si va dal ritorno a Luchon Superbagneres dopo 36 anni al Col de la Loze affrontato da un versante inedito nel tappone alpino fino alla durissima tappa di La Plagne con sei salite in 130 chilometri. L’intenzione sembra quella di rispondere alla sfida del Giro proponendo tante montagne e, soprattutto, tante occasioni per attacchi importanti, così da tenere alta l’attenzione e lo spettacolo. I 3.338,80 chilometri delle 21 tappe avranno un dislivello complessivo di ben 51.550 metri e solo 44 chilometri a cronometro che impallidiscono a confronto dei cinque arrivi in salita, incluso il souvenir Henri Desgrange, il punto più alto toccato dal Tour, i 2.305 metri sul livello del mare del Col de la Loze, affrontato per la prima volta dal versante orientale.

Lotta a tre per la maglia gialla

Basta dare un’occhiata all’elenco dei partecipanti al Tour de France 2025 per rendersi conto che saranno presenti praticamente tutti i migliori ciclisti al mondo ma gli esperti sembrano concordare sul fatto che la Grande Boucle vivrà della sfida tra i tre super-campioni che stanno dominando il mondo delle due ruote da anni. Tadej Pogacar, Jonas Vingegaard e Remko Evenepoel attireranno l’attenzione del pubblico e dei media, con il belga ansioso di riuscire finalmente ad entrare nell’elenco dei vincitori dopo il terzo posto della scorsa edizione. Al momento i favori del pronostico sembrano andare al campione sloveno ma Vingegaard riesce sempre a dare qualcosa in più quando in palio c’è la maglia gialla.

Pogacar Vingegaard Tour 2024

Nonostante il forfait di Richard Carapaz, buon terzo al Giro colpito in extremis da un problema intestinale, le possibili sorprese potrebbero arrivare da un Primoz Roglic col dente avvelenato dopo il ritiro nella corsa rosa ma anche da una folta pattuglia di papabili, da Rodriguez a Gall, da O’Connor alla coppia iberica Mas-Ayuso. L’assenza di una squadra World Tour italiana, purtroppo, ha assottigliato ulteriormente il numero di ciclisti azzurri alla partenza: quest’anno saranno solo in undici, un’inezia rispetto ai 61 che presero il via nell’edizione del 1996. A parte le speranze di vittoria di tappa da parte di Filippo Ganna a cronometro e Jonathan Milan nelle volate, questo Tour potrebbe riservare pochissime soddisfazioni ai tifosi italiani.

Pogacar: “Partenza insidiosa”

Circondato dall’affetto del pubblico di Lille, Tadej Pogacar affronta questo Tour de France deciso a continuare una stagione praticamente perfetta che l’ha visto sul podio in ogni gara disputata, vincendone ben sei su nove. Il favorito d’obbligo non si fida, però, del grande rivale: “Vingegaard è il miglior scalatore del mondo, o almeno lo è stato negli ultimi anni soprattutto sulle salite lunghe. A cronometro a volte vado meglio io, altre volte lui, siamo lì. La battaglia è aperta”. Se il campione sloveno è entusiasta al pensiero di incontrare i suoi tifosi sulle strade francesi, si dice convinto che la prima settimana potrebbe già fare la differenza: Le prime tappe sono intense e nervose come sempre. Puoi perdere la corsa se non fai attenzione, ma sinceramente questa prima settimana la vedo come un’opportunità: ci sono tanti finali accidentati, pieni di trappole, pochi sprint e una crono, bisogna stare con gli occhi molto aperti. Nella prima settimana l’obiettivo è sopravvivere.

Pogacar allenamento TdF 2025

Pogacar ha opinioni nette riguardo alle innovazioni portate in questo Tour: la scomparsa degli abbuoni intermedi lo lascia indifferente mentre esprime un certo fastidio rispetto all’introduzione dei cartellini gialli, specialmente visto che le regole sarebbero poco chiare (episodi gravi non vengono sanzionati, sciocchezze che si vedono in tv sì”). Alla fine, però, la sensazione è quella di un atleta al top della condizione che sembra determinato a non farsi distrarre da nessuno. Da quando sto meno sui social e ho smesso di seguire giornalisti e media vari, vivo molto meglio, ma sono pronto a rispondere alle vostre domande con il sorriso sulle labbra”. Vedremo se il re delle due ruote sarà altrettanto serafico all’arrivo a Parigi.

Milan: “Maglia gialla subito? Vedremo”

Alla vigilia della Grand Depart, Jonathan Milan si schermisce un attimo pensando alla possibilità di aggiudicarsi da subito sia la maglia gialla che quella verde. Il circuito di Lille sembra perfetto per le sue caratteristiche di velocista ma l’atleta friulano non vuole caricare la prima tappa di troppe aspettative: È il giorno clou del 2025, che aspettiamo da tanto, per il quale ci siamo preparati a lungo, siamo andati a vedere il percorso 20 giorni fa e ci siamo tornati oggi per provarlo e riprovarlo. Non è una giornata qualsiasi: è una grandissima possibilità, per me e per tutti i velocisti, non sarà una volata come le altre. Ma sono tranquillo. Mi metto pressione perché il bersaglio è grosso. Arrivo bene, ho una grande squadra e uno dei treni migliori, se non il migliore: mi dà grande tranquillità”.

Milan allenamento TdF 2025

Milan sembra cresciuto rispetto alla finale olimpica dell’anno scorso e si dice in grado di gestire meglio la pressione ma l’idea di riportare un italiano in maglia gialla dopo ben cinque anni è ben presente nella sua mente: Sicuramente si sente nell’aria, il bandierone tricolore è grande, so cosa mi gioco e la pesantezza del tutto. Ma ho un po’ rovesciato la cosa: cerco di godermela perché non capita tutti i giorni di arrivare a un Tour de France e pensare, ‘Posso prendere la maglia gialla’, vedo tutto in positivo. Questa attesa mi dà energia, mi gasa.

Se il paragone con Francesco Moser, l’ultimo italiano in maglia gialla alla fine della prima tappa nel lontano 1975, lo fa sorridere, Milan spera nell’aiuto di Consonni per riuscire nell’impresa: Per correre tanto uniti, attaccati, a tutta, devi fidarti, conoscerti, sapere sempre cosa pensa il tuo compagno. E noi abbiamo una grande relazione”. Basterà per compiere l’impresa e prendersi la prima maglia gialla del Tour 2025?

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