Cronaca giudiziaria

"Open? Esposto contro i pm, dopo 5 anni siamo ancora a 'caro amico'"

È durata quattro ore l'udienza preliminare del processo Open a Firenze. Presente anche Matteo Renzi: "Le attività erano lecite"

Renzi: "Open? Esposto contro i pm, dopo 5 anni siamo ancora a 'caro amico'"

Udienza per il processo della fondazione Open e nuova presenza in tribunale per Matteo Renzi, rinviato a giudizio, che questa mattina è arrivato al palazzo di giustizia di Firenze. Al suo arrivo, il senatore non si è sottratto alle domande dei giornalisti e, come ha sempre fatto da quando è iniziata questa vicenda, non ha risparmiato bordate ai pubblici ministeri. "Speriamo che il pubblico ministero, che ultima volta ha perso le staffe, abbia recuperato un po' di tranquillità", ha detto riferendosi al procuratore aggiunto Luca Turco.

Le parole di Renzi prima dell'udienza

Soffermandosi con i cronisti, Renzi è apparso piuttosto tranquillo: "Noi abbiamo ragione e quindi aspettiamo che questa ragione venga sancita dal tribunale: arriverà, basta non aver fretta". Prima di entrare in aula, il senatore a poi aggiunto: "Faccio gli auguri di buon lavoro al nuovo vicepresidente del Csm Fabio Pinelli, avvocato che era qua nel collegio difensivo di Alberto Bianchi. È un bravissimo avvocato, adesso è vicepresidente del Csm, una delle più alte cariche dello Stato e noi gli facciamo tanti auguri". Quindi, ha concluso: "Come ha detto il presidente Mattarella la garanzia di autonomia e indipendenza della magistratura è fondamentale per riuscire ad avere un organo di autogoverno forte e autorevole. Non come l'ultimo che è stato imbarazzante. Ci vuole un organo di autogoverno dove se un magistrato sbaglia, paga. È un passaggio molto importante perché sapere che c'è un luogo dove chi sbaglia paga vale per tutti: per i giornalisti, gli avvocati e i politici e deve valere anche per i magistrati".

"Presenterò un esposto". Rabbia di Renzi all'uscita dall'aula

Dopo quattro ore di udienza, Matteo Renzi è uscito dall'aula e si è fermato ancora una volta coni giornalisti che lo attendevano all'esterno. "Ci sono state quattro ore di straordinarie dimostrazioni di diritto da parte degli avvocati. Spero che i pm abbiano preso appunti perchè è stata una lezione da parte dei difensori ai pm", ha dichiarato il senatore, che dovrà presentarsi nuovamente in tribunale il prossimo 10 marzo per la seconda udienza. Quest'oggi sono state discusse alcune eccezioni portate dalle difese degli imputati. Oggi "abbiamo spiegato che è una vergogna che dopo cinque anni di processo mediatico non ci sia assolutamente niente, si continua a rinviare, la prescrizione incombe, il 2025 è vicino ma siamo ancora a 'caro amico’".

Quindi, Matteo Renzi ha aggiunto: "Presenterò un esposto per la loro grave carenza dal punto di vista disciplinare. È evidente, in particolar modo, per questione tecniche legata alla mancata tempestività dell'iscrizione sul registro degli indagati oltre che per l'invio da parte dei pm fiorentini degli atti Open al Copasir, vi è una clamorosa responsabilità disciplinare dei pm". Il senatore ci ha tenuto a sottolineare che, dal suo punto di vista, "ho l'impressione che la legge l'abbiano violata gli altri". Renzi ha concluso con sicurezza, prima andare via: "Le attività della fondazione Open erano lecite".

La nota di Italia viva

L'ufficio stampa di Italia viva, al termine dell'udienza, ha rilasciato una nota in cui viene spiegato quanto accaduto oggi nell'aula del tribunale di Firenze. "Nel corso della seduta dell’udienza preliminare di oggi, relativa al processo Open che vede imputato fra gli altri il senatore Renzi, le difese hanno presentato 14 istanze preliminari che sono state illustrate per oltre quattro ore. La difesa di Renzi non ha avanzato alcuna istanza ma Renzi stesso è intervenuto per ribadire alla luce della discussione di stamani la 'malafede' evidente dei pm contro i quali sarà presentato un ulteriore esposto", si legge nel comunicato.

Durante l'udienza, spiega l'ufficio stampa di Italia viva, "Renzi ha chiesto che sia fornito alle difese il nuovo fascicolo dopo le sentenze della Cassazione che hanno dato torto ai pm fiorentini denunciando l’illegittimita dei sequestri Carrai, Serra, Aleotti. È stato predisposto un nuovo rinvio al 10 marzo.

Dopo cinque anni di processo mediatico i PM puntano alla prescrizione, ha detto Renzi all’uscita, perché sanno di non avere nulla in mano".

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